Poeta e critico inglese (Pelynt, Cornovaglia, 1905 - Broad Town, Wiltshire, 1985). Critico attivo e polemico, diresse per molti anni la rivista New Verse. Come poeta, le prime raccolte (Several observations, 1939; Under the cliff, 1943) rientrano nell'ambito delle tematiche imagiste e rivelano chiaramente l'influsso di W. H. Auden e di S. Spender. La produzione successiva (Legenda Suecana, 1953; Collected poems 1924-1962, 1963; A skull in salop, 1967), anche se ancora ricalca i temi precedenti, mostra una tecnica più raffinata in cui il ritmo diventa più netto e pieno e il verso assume una coloritura personale. Nelle ultime opere G. è sempre più incline alla descrizione paesaggistica dai contorni tenui e sfumati (Discovery of bones and stones, 1971; Angles and circles, 1974; The fiesta, 1978). Fra i molti saggi critici si segnalano: A master of our times: a study of Wyndham Lewi's (1951); Christopher Smart (1961); Gerald Manley Hopkins (1962). Curò anche le interessanti raccolte: Before the romantics: an anthology of the Enlightenment (1946); Poems of John Clare's madness (1949); Poetry of the present: an anthology of the thirties and after (1949).