Scultore (Esling, Bassa Austria, 1693 - Vienna 1741), allievo di G. Giuliani, fu rappresentante austriaco di quel primo classicismo che sulla fine del sec. 17º si manifestò anche in Francia e in Italia in contrasto con le correnti berniniane. Elementi italiani e francesi si fondono sapientemente nella sua opera. La sua maniera, elegante e preziosa, determinò l'indirizzo accademico viennese per tutto il sec. 18º. D. lavorò a Salisburgo (decorazione della scala del castello di Mirabell, 1726), e a Bratislava, dove fu architetto e scultore del principe Esterházy, realizzò nella cattedrale la cappella di S. Giovanni l'Elemosiniere e l'altare maggiore, di cui rimane solo il gruppo di S. Martino e il povero, in piombo. Per Vienna eseguì la celebre fontana del Mercato nuovo (1739), le cui statue, di stupenda e armoniosa classicità, eccezionalmente libere nelle pose, sono ora al Belvedere: rilievi per la chiesa di S. Stefano, ecc. A una grande Pietà per il duomo di Gurk lavorò fino alla morte.