Akerlof, George Arthur
Economista statunitense (n. New Haven 1940). Professore alla London School of Economics (1978-80) e quindi all’Università di Berkeley, gli è stato conferito nel 2001 il Nobel per l’economia (con M. Spence e J. Stiglitz) «per i suoi fondamentali studi sul ruolo dell’informazione nell’analisi di un’ampia gamma di fenomeni economici». Il più noto lavoro di A., e uno dei suoi primi, è The market for lemons: quality uncertainty and the market mechanism («Quarterly Journal of Economics», 1970, 84, 3), dove si mostra come l’asimmetria informativa (➔) fra compratori e venditori possa determinare selezione avversa (➔) e conseguenti inefficienze nello scambio di auto di seconda mano, con il risultato che sul mercato, in assenza di credibili strumenti di garanzia capaci di segnalare la qualità, si troveranno soltanto ‘bidoni’ e nessuna macchina in buono stato. Importanti sono anche i suoi contributi all’analisi dei salari di efficienza (Gift exchange and efficiency-wage theory: four views, «American Economic Review», l984, 74, 2) e allo studio delle conseguenze economiche dei comportamenti quasi-razionali (A near-rational model of the business cycle with wage and price inertia, «Quarterly Journal of Economics», l985, 100, con la moglie J. Yellen; Near-rational wage and price setting and the optimal rates of inflation and unemployment, «Brookings Papers on Economic Activity», 2000, 1, con W.T. Dickens e G.L. Perry).