Generale francese (Rennes 1837 - Bruxelles 1891); comandante nel 1884 del corpo di occupazione in Tunisia, ne fu richiamato l'anno successivo per conflitti con le autorità civili; legatosi col partito radicale allora al potere, il 7 gennaio 1886 divenne ministro della Guerra nel gabinetto Freycinet (e poi in quello Goblet) segnalandosi per l'atteggiamento di fronte alla Germania in occasione della crisi del 1887, atteggiamento che fece di lui quasi l'incarnazione delle idee della "revanche". Collocato a riposo (1888) per la sua opposizione al governo, la sua popolarità gli meritò un seggio alla Camera: capo d'un partito nazionalista, il boulangismo, che voleva la risurrezione della Francia con una nuova costituente, e appoggiato dalle correnti monarchiche, B. manifestò subito il proposito di aspirare alla presidenza della Repubblica, ritenuta dai più una tappa verso la restaurazione monarchica; ma, appena venne a conoscenza che contro di lui si era aperta una inchiesta per delitto di alto tradimento, fuggì a Bruxelles (apr. 1889), ove visse dimenticato dai suoi seguaci, e due anni dopo si suicidò sulla tomba della sua amante, Marguerite Crouset de Bonnemain.