GEORGIA (A. T., 145-146)
Uno degli Stati Uniti d'America, compreso tra 30° 21′ e 35° di lat. N. e 80° 46′ e 85° 36′ di long. O.; ha una superficie di 153.507 kmq. e confina a N. con il Tennessee e con la Carolina Settentrionale, a E. con la Carolina Meridionale e con l'Atlantico, a S. con la Florida, a O. con l'Alabama.
Una linea irregolare che ha direzione ENE.-OSO. e che passa quasi per il centro dello stato (Fall line), divide questo in due parti. La parte a settentrione della linea è formata essenzialmente di rocce cristalline e metamorfiche antiche e, nell'angolo nord-occidentale, di rocce paleozoiche, ed è una regione in parte montuosa (estreme propaggini meridionali degli Appalachi: altezza massima, quasi 1500 m.) e in parte maggiore collinosa. A mezzodì della Fall line si stende dapprima una zona lievemente ondulata, alta in media 200 m. (Piedmont), quindi, più verso il mare, una zona bassa e pianeggiante, formata da rocce cretaciche, terziarie e quaternarie (calcari, sabbie, argille). Varî fiumi importanti, navigabili fino alla Fall line, scorrono in ampie vallate con direzione prevalente NO.-SE.; tali sono: il Savannah, che segna il confine con la Carolina Meridionale ed è navigabile fino ad Augusta; l'Altamaha, formato dalla riunione dell'Oconee e dell'Ocmulgee, navigabile, questo, fino a Macon; il Chattahoochee, che segna in parte il confine con l'Alabama ed è navigabile fino a Columbus.
Il clima presenta notevoli differenze tra una parte e l'altra dello stato. A Clayton, nell'angolo NE., a 640 m. s. m., la temperatura media annua è di 13°,8, e nelle zone più elevate non si raggiungono probabilmente i 12°; a St. Marys, nell'angolo SE., a breve distanza dal mare, la temperatura media annuale è di oltre 20°. Nella regione montuosa cade di frequente la neve, che è rara invece nella regione costiera. Le precipitazioni cadono prevalentemente in inverno e primavera nella parte settentrionale, nel tardo estate verso sud, e vanno diminuendo dalla regione montuosa (1800 mm., in media) verso la parte centrale (circa 1000 mm.). Nell'interno si verificano ogni anno dei tornados, e la regione costiera è battuta talvolta dagli uragani. La Georgia era un tempo completamente coperta dalla foresta, che occupa tuttora circa 2/3 della sua superficie. Nella parte settentrionale predominano i pini (Pinus strobus) e gli hemlock (Tsuga canadensis); nella zona costiera è caratteristico il Pinus australis e, nelle parti paludose, il Taxodium, una specie di cipresso. Lo sfruttamento delle foreste ha avuto una grande importanza, che però negli ultimi anni è andata declinando.
Prima della colonizzazione (v. sotto), il paese era scarsamente abitato da indiani Cherokee e Creek. Il primo censimento degli Stati Uniti, del 1790, registrò nella Georgia 82.500 ab., saliti secondo il censimento del 1930 a 2.902.000 ab. (20 ab. per kmq.). Gli abitanti si addensano soprattutto nella regione industriale del Piedmont. La popolazione urbana costituisce circa il 30% di quella totale; i centri più notevoli sono: Atlanta, la capitale, con 270.366 ab. nel 1930; Savannah, il porto principale, con 85.024 ab.; e poi Macon (53.829), Augusta (60.342), Columbus (43.131), Waycross (15.510), La Grange (20.131), Athens (18.192), ecc. Nel 1930 il 63,2% della popolazione era di Bianchi e il 36,8% di Negri; gli stranieri sono poco numerosi: prevalgono i Russi (2200), i Tedeschi (1682) e gl'Inglesi (1328), ecc. Gl'Italiani nel 1930 erano 712.
L'occupazione prevalente della popolazione è l'agricoltura (53,3% degli abitanti con più di 10 anni nel 1920): le zone coltivate costituiscono il 35% circa della regione. La coltura più importante è quella del cotone, alla quale seguono, a grande distanza, quelle del granturco, dei foraggi, delle patate dolci, del tabacco, degli alberi da frutta, ecc. Le industrie, nelle quali lavora il 15% della popolazione attiva, si sono sviluppate specialmente nella regione del Piedmont, assai ricca di energia idrica (cotonifici, fabbriche di trementina, di concimi chimici, di macchine, officine per la riparazione di materiale ferroviario, ecc.).
La Georgia ha commerci attivissimi, anche perché dispone di un'ottima rete di vie di comunicazione e di trasporto: le ferrovie hanno uno sviluppo di circa 12.000 km.
Storia. - I territorî che ora formano lo stato di Georgia, Alabama e Tennessee, furono ceduti alla Gran Bretagna nel 1729. Nel febbraio 1733, il generale inglese J. E. Oglethorpe sbarcò nel sito dove oggi sorge Savannah, fondata da lui per colonizzare la regione tra i fiumi Savannah e Altamaha. Nel 1734 arrivarono anche alcuni Bavaresi; la città di Ebenezer fu fondata da protestanti profughi da Salisburgo. La Georgia fu l'unica colonia aiutata nella sua fondazione dal governo britannico. Nel 1736 anche John e Charles Wesley, i fondatori del metodismo, vennero nella Georgia. L'esecuzione del progetto di Oglethorpe fu tuttavia infelice, per le troppo piccole concessioni di terre e il divieto di tenere schiavi che impedì la concorrenza con i latifondisti di Charleston. Nel 1752 i commissarî restituirono i loro privilegi alla corona. Nel 1763 il territorio arrivava sino al Mississippi verso ovest e fu esteso verso sud sino al St. Mary's River. La popolazione cresceva lentamente: nel 1760 i coloni bianchi non ammontavano a 6 mila. I delegati della Georgia (così chiamata dal re Giorgio II) firmarono la dichiarazione d'indipendenza, e lo stato fu tra i primi a ratificare la Costituzione. Infiammati da amor proprio, anche per la vicinanza degli Spagnoli e degl'Indiani, i Georgiani furono tuttavia strenui difensori dei diritti del loro stato, come provarono a proposito del famoso caso Chisolm, rifiutandosi di riconoscere una sentenza a loro sfavore della Corte suprema degli Stati Uniti, e della controversia, più grave e più annosa, delle Yazoo Land Companies, per porre fine alla quale la Georgia cedette nel 1803 tutti i territorî a ponente del Chattahoochee all'Unione, che ne creò l'Alabama e il Mississippi. La cessione agli Stati Uniti della Luisiana da parte della Francia (1803) e della Florida da parte della Spagna (1819) liberò le frontiere della Georgia dalle continue incursioni spagnole e dalle guerriglie indiane. I Georgiani furono ardenti fautori della guerra contro l'Inghilterra nel 1812; ebbero serie difficoltà con i Creek e i Cherokee nel 1825; e non tardarono a ribellarsi contro l'Unione, dalla quale si staccarono nel gennaio del 1861. La Georgia fu il teatro di fasi essenziali della guerra civile. Solo nel dicembre 1870 lo stato fu riammesso nel congresso federale. La Georgia era uscita dalla guerra in condizioni disastrose, ma dopo il periodo di "ricostruzione" è oggi, col Texas, tra i più ricchi stati del Sud.
Bibl.: L. B. Evans, Hist. of Georgia, New York 1906; C. C. Jones, Hist. of Georgia, 2 voll., Boston 1883; L. L. Knight, Standard hist. of Georgia and the Georgians, New York 1917, 6 voll.; Collections of the G. Hist. Soc., 4 voll., Savannah; Southern Hist. Assoc., Memoirs of Georgia, 2 voll., Atlanta 1895; R. P. Brooks, Hist. of Georgia, Chicago 1913; C. H. Smith, Story of Georgia and the Georgian people, 1736-1860, Macon 1900.