Brach, Gérard
Sceneggiatore e soggettista francese, nato a Montrouge (Hauts-de-Seine) il 23 luglio 1927. Considerato uno dei più importanti sceneggiatori europei, ha lavorato con registi quali Roman Polanski, Marco Ferreri, Michelangelo Antonioni, Andrej Končalovskij, Otar Ioseliani. Sempre fuori dagli schemi narrativi più classici, grazie a una scrittura precisa nelle descrizioni delle atmosfere e dei personaggi, si è posto al servizio del regista conservando al contempo una sua precisa connotazione stilistica.
Terminata la guerra, B. trascorse cinque anni in un sanatorio vivendo un'esperienza che lo segnò fortemente e che gli fece acquisire una non comune sensibilità. Dopo aver lavorato dapprima nella pubblicità, come addetto all'ufficio stampa della 20th Century-Fox, in seguito come assistente alla regia, ebbe la possibilità di collaborare in Polonia con Andrzej Wajda alla realizzazione dell'episodio Warszawa (Varsavia) di L'amour à vingt ans (1962; L'amore a vent'anni). Esordì quindi come sceneggiatore scrivendo l'episodio La rivière de diamants (La collana di diamanti) del film Les plus belles escroqueries du monde (1964; Le più belle truffe del mondo) diretto da Polanski. Da questa collaborazione ebbe inizio una delle più prolifiche unioni artistiche tra sceneggiatore e regista. Sin dai primi film emersero alcuni elementi che avrebbero connotato il loro stile: storie ambientate in posti chiusi e isolati che improvvisamente si trasformano in luoghi offensivi, personaggi psicologicamente complessi al limite del patologico, rivisitazione di generi cinematografici classici che risultano trasfigurati. Così accade in Repulsion (1965), in cui l'appartamento londinese diviene spazio allucinatorio; o in Cul-de-sac (1966; Cul de sac), ambientato in un castello isolato dove i personaggi si scontrano in situazioni al limite del nonsense; oppure in The fearless vampire killers, noto anche con il titolo Dance of the vampires (1967; Per favore… non mordermi sul collo!), esorcizzazione della paura e al contempo raffinata parodia del genere horror. Nel 1970 B. sceneggiò, esordendo anche nella regia, La maison, in cui torna il motivo della casa come isola da difendere; l'anno seguente diresse ancora Le bateau sur l'herbe (1971), scritto in collaborazione con Polanski e Suzanne Schiffman. Dopo questa breve parentesi da regista, tornò a scrivere per Polanski What? (1973; Che?) in cui il luogo (una villa sulla costiera amalfitana) diviene nuovamente il motore scatenante di sorprese e conflitti, e Le locataire (1976; L'inquilino del terzo piano), da un romanzo di R. Topor, dove l'appartamento in cui si svolge la vicenda si rivela invece un ambiente psicotico e condizionante. Nel 1978 B. iniziò la collaborazione con Ferreri scrivendo dapprima Ciao maschio, con Rafael Azcona Fernández, e poi Chiedo asilo (1979), sceneggiato con Ferreri e Roberto Benigni, protagonista anche del film. Dopo aver adattato con John Brownjohn il romanzo Tess of the D'Ubervilles di Th. Hardy, per Tess (1979) diretto da Polanski, B. ha collaborato (dal 1980 al 1996) con vari registi francesi ‒ da Philippe de Broca e Bertrand Blier a Claude Berri ‒ ma per film di non particolare rilievo, mentre importante è stato l'incontro con Jean-Jacques Annaud, per il quale B. è riuscito a passare con disinvoltura da un cinema di parola a un cinema di immagine che diventa protagonista assoluta del film. Così in La guerre du feu (1981; La guerra del fuoco) basato sul romanzo di J.-H. Rosny Sr, e in L'ours (1988; L'orso), adattamento di un romanzo di J.O. Curwood, in cui la natura e la lotta dell'uomo per la sopravvivenza diventano temi centrali.Nel 1984, dopo aver scritto, in collaborazione, il film di produzione statunitense Maria's lovers, diretto da Kon-čalovskij, ha sceneggiato Les favoris de la lune (I favoriti della luna) di Ioseliani, opera notevole per il suo impatto narrativo, in cui alcuni oggetti divengono il filo conduttore di varie storie. Nel 1986, B. ha lavorato di nuovo con Annaud per Le nom de la rose (Il nome della rosa), adattamento realizzato in collaborazione del romanzo omonimo di U. Eco, mentre veniva infine portato a termine Pirates (Pirati), fatica produttiva durata nove anni che ha premiato il sodalizio più che ventennale tra B. e Polanski rappresentando una summa del loro stile divertito e canzonatorio. Successivamente i due hanno realizzato il raffinato thriller Frantic (1988). B. ha quindi lavorato a due adattamenti letterari, il primo da un romanzo di M. Duras per Annaud (L'amant, 1991, L'amante), e il secondo, scritto in collaborazione e basato sull'omonimo romanzo di P. Bruckner, Bitter moon (1992; Luna di fiele) ancora di Polanski, in cui, oltre al luogo-isola (la nave), si ritrovano personaggi 'malati' e torbidi che vivono il loro rapporto di amore basato sul potere.In precedenza aveva lavorato in Italia con Tonino Guerra e Antonioni, regista del film, alla stesura della sceneggiatura di Identificazione di una donna (1982), e negli anni Novanta ha scritto in seguito per Cristina Comencini I divertimenti della vita privata (1990), e per Dario Argento Il fantasma dell'opera (1998).