Uomo politico tedesco (n. Mossenburg, distretto di Lippe, 1944). Proveniente da una famiglia di modeste condizioni sociali, nel 1963 aderì alla SPD (Sozialdemokratische Partei Deutschlands) divenendo, nel 1978, presidente dei Giovani socialisti (Jusos). Eletto parlamentare nel 1980 come deputato della Bassa Sassonia, regione di cui fu presidente dal 1990 al 1998, nell'amministrazione del Land S. mise in luce quel tratto pragmatico che avrebbe poi contraddistinto la sua successiva attività politica. Nell'aprile 1998 la SPD lo scelse come candidato alla carica di cancelliere al posto del più ortodosso e meno carismatico presidente del partito, O. Lafontaine. Con un programma incentrato sulla stabilizzazione finanziaria e la modernizzazione del welfare, la lotta alla criminalità, la continuità in politica estera, il rafforzamento della concertazione sociale, S. convinse un elettorato stanco delle difficoltà dell'ultimo decennio, ma cauto nel suo bisogno di cambiamento, vincendo così le elezioni politiche del settembre 1998. Eletto cancelliere, formò un governo di coalizione tra socialdemocratici e Verdi (ott. 1998). Nell'aprile 1999 fu eletto presidente della SPD. Nel novembre 2001, contro l'opposizione dei Verdi e di una parte del suo stesso partito, S. ottenne il voto di fiducia del Bundestag necessario alla partecipazione della Germania all'intervento militare in Afghānistān iniziato nell'ottobre. Riconfermato cancelliere alle elezioni legislative del 2002, S. si presentò come il più determinato avversario dell'ipotesi di un intervento militare in Iraq e come difensore dei principi di giustizia sociale. Nel suo secondo mandato tentò di attuare un pacchetto di riforme pensato per ridurre la disoccupazione e stimolare l'economia, riforme che implicarono un significativo ridimensionamento del sistema di protezione sociale. Il calo di consensi registrato a seguito di questo e altri interventi, portò alle elezioni anticipate del 2005, vinte dal candidato della CDU (Christlich Demokratische Union), A. Merkel.