Scrittore islandese (Reykhólar, Islanda nord-occid., 1852 - Winnipeg 1891). Esponente nel suo paese della letteratura naturalistica e di tendenza radicale propugnata da G. Brandes, pubblicò nel primo (e unico) volume della rivista Verđandi ("L'avvenire", 1882) una eccellente novella paesana, Kaerleiksheimili ("La casa dell'amore"). A questa fecero seguito Sigurđur boad furer ("Sigurđur il barcaiolo", 1887) e Thrjár sögur ("Tre novelle", 1888), racconti in cui P. denuncia con efficace ironia le condizioni di arretratezza della società islandese. Della sua posizione polemica testimonia anche il titolo Suđri ("Il Mezzogiorno", cioè l'Europa) del giornale che P. pubblicò (1883-87) a Reykjavík. Nel 1890 emigrò in America.