Signore di Treviso (1240 circa -1306); dal 1266 capitano generale di Feltre e Belluno. Dopo la vittoria in Treviso della parte guelfa, il 15 nov. 1283, fu creato capitano generale della città e del distretto. Pur mantenendo le forme comunali, fu arbitro e moderatore delle fazioni e cercò di favorire il benessere cittadino. Geloso dell'autorità di Iacopo, vescovo di Feltre e di Belluno, lo fece uccidere; non è provata invece la sua responsabilità nell'assassinio di Iacopo del Cassero (Purg., V, 64-84). Suoi tentativi di espansione nel Friuli non ebbero successo. Fu protettore di poeti e letterati; è ricordato da Dante, che forse lo conobbe di persona, in Conv., IV xiv, 12 e, come "Il buon Gherardo", in Purg., XVI, 121-140.