AGNELLO, Giacinto
Nacque a Palermo il 12 febbr. 1791. Già segretario della Tesoreria di Sicilia, negli avvenimenti del 1812-13, seguendo il Balsamo e il Castelnuovo, si schierò decisamente per il partito costituzionale. Con P. Inzenga fondò allora un giornale, La cronica di Sicilia: per esso i sostenitori della costituzione furono detti "cronici" e "anticronici" gli avversari sostenuti dai periodici Osservatore e Riflessione.
Ma più che per la parte avuta in queste vicende o per i suoi componimenti poetici (si ricorda l'Armida e Rinaldo, cantata a 3 voci, Palermo 1814), egli pervenne a grande notorietà per la rappresentazione, avvenuta a Palermo il 17 nov. 1815, sotto il falso nome di V. Monti, d'una tragedia, Amalarico, ch'era stata invece composta da lui in collaborazione con F. Franco e P. Inzenga, il che poi provocò le ire del Monti.
Nel 1848 l'A. fu eletto rappresentante per il distretto di Modica alla Camera dei Comuni, ma non prese quasi mai parte alle discussioni, né ebbe incarichi speciali. Fu tra coloro che, dopo la reazione, sottoscrissero la ritrattazione dell'atto di decadenza dei Borboni dal Regno di Sicilia, votato alla Camera il 13 apr. 1848. Convinto autonomista, dopo l'unificazione avversò la politica accentratrice del governo italiano contribuendo, nel 1869, al finanziamento del periodico La Regione.
Morì a Palermo il 18 giugno 1870.
Tra gli scritti dell'A. (oltre quelli ricordati): Notizie intorno ad un codice relativo all'epoca svevo-angioina, Palermo 1832; Per la inaugurazione nella villa Giulia del busto di G. Meli (sestine), Palermo 1868; I veri autori dell'Amalarico, quarta tragedia di V. Monti, in Nuove effemeridi siciliane, IX (1880), pp. 41-64.
Fonti e Bibl.: Arch. di Stato di Palermo, R. Segreteria di Stato presso il Luogotenente generale, Polizia, filza 627, doc. 1854, filza 652, docc. 7303/1 e 7304; G. Pipitone Federico, Dell'Amalarica tragedia attribuita a V. Monti, Palermo 1894; V. Monti, Epistolario, IV (1812-1817), a cura di A. Bartoli, Firenze 1929, pp.268-270; P. Alatri, Lotte politiche in Sicilia sotto il governo della Destra (1866-74), Torino 1954, p. 196.