Comune della prov. di Ragusa (290,8 km2 con 54.332 ab. nel 2008), posto a 296 m s.l.m. sulle pendici meridionali dei Monti Iblei. Il centro, diviso in una parte alta e una bassa, sorge sopra uno sperone tra le gole dei torrenti Ianni Mauru e Pozzo dei Pruni (ora coperti), che, confluendo, danno origine alla Fiumara di M., scavalcata da un viadotto della superstrada Siracusa-Ragusa. Dopo l’alluvione del 1902 fu costruito, in basso, lungo la fiumara, il nuovo borgo. Nel passato vi esistevano numerose abitazioni trogloditiche, scavate nei calcari teneri. Il comune M. ha una buona produzione agricola (olio, vite, agrumi, tabacco e mandorlo) e vi è attivo l’allevamento di bovini e suini. Vi hanno sede industrie alimentari (produzione di olio e vino, dolciarie, conserviere), meccaniche e del legno.
Antico centro dei Siculi (Μότυκα), fu in età romana civitas decumana e più tardi stipendiaria. Da Ruggero II fu eretta in contea (prima metà 12° sec.) e come tale ebbe importanza politica nella Sicilia aragonese del 14° sec., in mano ai Chiaromonte e ai Cabrera; fu poi sotto gli Henríquez-Cabrera (1480-1755). Abolita la contea nel 1816, M. divenne capoluogo di distretto dell’intendenza di Siracusa, trasformato dopo il 1860 e fino al 1926 in circondario.