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Zabarèlla, Giacomo

Enciclopedia on line
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Filosofo (Padova 1533 - ivi 1589), uno dei massimi rappresentanti della scuola aristotelica padovana del sec. 16º, per più punti vicino all'interpretazione alessandrista; combatté la "separazione" dell'intelletto possibile e ritenne che nell'ambito della filosofia di Aristotele non fosse dimostrabile l'immortalità dell'anima. Notevole influenza esercitarono le sue opere logiche ove definisce il metodo sulla base dell'ordo doctrinae, od ordine della conoscenza, distinguendo il momento risolutivo (dagli effetti alle cause) dal momento compositivo o dimostrativo (dalle cause agli effetti), ma integrandoli l'un l'altro nell'unico processo del conoscere; attorno alle posizioni di Z. si sollevarono larghe polemiche, alle quali intervennero, contro Z., F. Piccolomini e B. Petrella; al primo rispose Z., al secondo replicò, in difesa di Z., A. Persio suo discepolo. Opere: Opera logica (1578); Tabulae logicae (1580); un commento ai Posteriora analytica (1582); De doctrinae ordine apologia (1584); De naturalis scientiae constitutione (1586); tra le opere postume la summa enciclopedica De rebus naturalibus (1590).

Vedi anche
logica Filosofia Disciplina che studia le condizioni di validità delle argomentazioni deduttive. La l. antica I vocaboli ἡ λογική (τέχνη), τὰ λογικά si stabilizzarono nel significato di «teoria del giudizio e della conoscenza» nell’ambiente protostoico, pur conservando λογικός per tutta la grecità il valore ... Padova Comune del Veneto (93,03 km2 con 210.077 ab. nel 2020), capoluogo di provincia. Si estende a O della Laguna veneta, a 12 m s.l.m., sul fiume Bacchiglione. È centro di antica origine, vivace per traffici e attività agricole, sia per la sua posizione tra il Brenta e il Bacchiglione, sia per la vicinanza ... filosofia Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento. Definizioni La f. può definirsi come una forma di sapere che, pur nella grande varietà delle ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per l. l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano comunque; ...
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  • BIOGRAFIE in Filosofia
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  • IMMORTALITÀ DELL'ANIMA
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  • FILOSOFIA
Altri risultati per Zabarèlla, Giacomo
  • Zabarella, Giacomo
    Dizionario di filosofia (2009)
    Filosofo (Padova 1533 - ivi 1589). Nato da nobile famiglia, ereditò da suo padre Giulio il titolo di conte palatino; compì i suoi studi presso l’univ. di Padova, dove ebbe come maestri F. Robortello per le lettere, B. Tomitano per la logica, Genua per la filosofia naturale e la metafisica e P. Catena ...
  • ZABARELLA, Giacomo
    Enciclopedia Italiana (1937)
    Delio Cantimori Nato a Padova il 5 settembre 1533, morto ivi il 15 ottobre 1589, fu il maggiore rappresentante della scuola aristotelica patavina del Cinquecento. Fra i contemporanei ebbero gran notorietà i suoi scritti di logica e la sua polemica con Fr. Piccolomini riguardo a questi scritti (Logica, ...
Vocabolario
giàcomo
giacomo giàcomo s. m. [voce fonosimbolica, raccostata al nome pr. Giacomo]. – Nella locuz. pop. fare giacomo giacomo, detto delle gambe che tremano, si piegano per paura, per debolezza, ecc.: ho le gambe che mi fanno giacomo giacomo.
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