Pensatore ed educatore (Napoli 1815 - ivi 1860). Discepolo di B. Puoti, aprì, come già il maestro, uno studio privato, vivendo tra grandi stenti. Ottenuto finalmente un posto al ministero dell'Istruzione, lo perdette per la sua partecipazione agli avvenimenti napoletani del 15 maggio 1848, in seguito ai quali fu anche arrestato. Gli fu poi vietato l'insegnamento pubblico e "di far uso anche moderatissimo della stampa", onde fu costretto all'insegnamento privato della filosofia e delle lettere. Fervido hegeliano, esponeva al ristretto gruppo dei suoi fedeli discepoli l'Enciclopedia di Hegel. Opere: Della muliebrità della volgar letteratura dei tempi di mezzo (1841); Discorsi di storia e letteratura (1850).