BIONDI, Gian Francesco
Storico e romanziere nato a Lesina in Dalmazia nel 1572. Laureatosi in legge, entrò al servizio della repubblica veneta, dalla quale ebbe incarichi importanti. Più tardi passò in Inghilterra alla corte di Giacomo I, che lo prese a ben volere e gli affidò l'ufficio di gentiluomo di camera, creandolo cavaliere. Ivi cominciò a scrivere la Storia delle guerre civili fra le case di York e di Lancastro (Venezia 1637 e Bologna 1647), tradotta in inglese da Enrico Carey conte di Montmouth. In seguito alle turbolenze civili e religiose sorte in Inghilterra si ritirò ad Aubonne in Svizzera, ove morì nel 1644. Sebbene la sua opera principale sia la storia d'Inghilterra, tuttavia per noi hanno maggior interesse i romanzi, poiché sono i primi esempî del genere "eroico-galante" in Italia, cioè i primi che si staccano dai romanzi cavallereschi e fantastici e, pur conservando ancora complicati intrecci, tendono alla realtà. L'Eromena uscì la prima volta a Venezia nel 1628, ebbe varie edizioni e fu tradotta in francese dall'Audigier nel 1633. Seguì La donzella desterrada, e quasi contemporaneamente a questa Il coralbo, dedicato a Cristina di Francia duchessa di Savoia. Nel Seicento i romanzi del Biondi ebbero un momento di notorietà.
Bibl.: Sulla vita: Le glorie degli Incogniti o vero gli uomini illustri della Accademia de' Signori Incogniti di Venezia, Venezia 1647, p. 240 segg.; S. Glubich, Dizionario biografico degli uomini illustri della Dalmazia, Vienna 1856, s. v. Sulle opere: A. Albertazzi, Romanzieri e romanzi del Cinquecento e del Seicento, Bologna 1891, pp. 187-189, 225-33; A. Tamaro, La Vénétie Julienne et la Dalmatie, III, Roma 1919, p. 259.