Pittore (Venezia 1727 - ivi 1804). Figlio di Giambattista, lavorò spesso con lui (Venezia, Würzburg, Brescia, Madrid). Tra le prime opere che mostrano la vera capacità pittorica di T. vi è la villa Valmarana presso Vicenza (1757), dove l'artista dipinse nella Foresteria scene di vita quotidiana con grande libertà narrativa e felice vena satirica; seguirà qust'opera un periodo caratterizzato da accenti maggiormente realistici.
Maggiore dei figli di Giambattista e di Cecilia Guardi, sorella di Francesco, fu allievo e collaboratore del padre. Nelle prime opere fu fedele ai modi paterni, come nella Guarigione dell'ossesso (1748, Venezia, S. Francesco di Paola) o nella Via crucis (1748-49) per l'oratorio di S. Polo a Venezia. Nel 1750 si trasferì col padre a Würzburg per la decorazione della residenza del principe Carlo Filippo di Greiffenklau; al ritorno dalla Germania eseguì gli affreschi della cupola e del presbiterio dei SS. Faustino e Giovita a Brescia (1754-55), ancora nell'orbita dell'arte paterna. Nello stesso periodo in cui lavorò a villa Valmarana, accanto a vari dipinti di soggetto sacro, T. eseguì scene di vita contemporanea, distaccandosi dall'arte paterna e inaugurando una pittura nuova e aggiornata, caratterizzata da un acuto interesse realistico (Il burchiello, Vienna, Kunsthistorisches Museum; Cavadenti e Minuetto, Parigi, Louvre). Dopo le decorazioni a chiaroscuro della chiesa della Purità a Udine (1759), T. seguì il padre a Madrid per decorare il Palazzo Reale (Glorificazione della Spagna, 1764-66); tra le opere eseguite dopo il ritorno a Venezia, la decorazione del palazzo Contarini (1789), ultima opera ufficiale, mostra una certa stanchezza, non raggiungendo più l'eleganza e la freschezza delle opere precedenti. Importante è anche l'attività grafica di T.: numerosissimi i disegni, con brillanti e fantasiose scene di costume; tra le acqueforti emerge, per la grande padronanza del mezzo espressivo, la serie delle Idee pittoresche sopra la fuga in Egitto, pubbl. a Würzburg nel 1759.