Giangurgolo

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Maschera della commedia dell’arte nell’Italia meridionale; è il nome del Capitano calabrese, fanfarone, vanitoso, donnaiolo, sempre affamato (il nome equivale a «Giovanni golapiena»); ha un lungo naso, alto cappello a tronco di cono, giubba attillata rossa, maniche e calzoni gialli a righe rosse, grande spada al fianco.

Vedi anche
commèdia dell'arte commèdia dell'arte Genere teatrale nato in Italia alla metà del Cinquecento, e vivo fino alla fine del Settecento. Le sue caratteristiche, molto particolari, entusiasmarono il pubblico fin dalle origini: gli attori non recitavano testi, ma improvvisavano i dialoghi in scena; vi erano 'tipi fissi', cioè ... Calabria Regione dell’Italia, situata all’estremità meridionale della penisola, tra il Tirreno e lo Ionio. Ha una superficie di 15.080 km2, 409 Comuni e una popolazione di 2.043.288 ab. al censimento del 2001 (1.998.052 nel 2007; densità 133 ab./km²). Comprende le province di Catanzaro (capoluogo regionale), ... maschera antropologia Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca. ● L’uso rituale delle maschera è documentato fin dal Paleolitico superiore ed è diffuso ancor oggi in tutti i continenti, ... Pantalone Famosa maschera veneziana (Pantalón) del Cinquecento: mercante ricco e avaro, sordido, nemico ai giovani e sempre beffato (v. fig.). Con l’andare del tempo, il personaggio si trasformò in quello di un buon uomo. Fu C. Goldoni, togliendogli la maschera, a dargli un’impronta definitiva: quella del mercante ...
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