GIARRETTIERA (fr. jarretière; sp. jaretera; ted. Strumpfband; ingl. garter)
Il nastro o legaccio che serve a trattenere le calze, e che ora fa parte dell'abbigliamento intimo, fu un tempo un ornamento messo bene in vista. Nei secoli XI e XII la giarrettiera divenne indispensabile per fermare gli haut-de-chausses e i bas-de-chausses (v. calzoni), e fu considerata oggetto di lusso tanto per gli uomini quanto per le donne. Fino al 1200 in Francia le giarrettiere erano confezionate dai tessitori, ma poi il lusso di questo oggetto divenne tale che si dovette passarlo alla corporazione degli orafi. Nel sec. XIV le giarrettiere erano di seta, ricamate e ornate di gioielli; strette sotto il ginocchio, venivano ad annodarsi sopra il ginocchio stesso con un fiocco o una fibbia.
Nel sec. XV erano di moda per le donne e per gli uomini giarrettiere con motti e cifre ricamati; nel '500 la giarrettiera divenne per l'uomo un nastro annodato con gran fiocchi frangiati, chiamati in Italia "poste". Nel '600 le giarrettiere furono ornate con un'alta gala di merletto e continuarono per le donne ad essere oggetto elegantissimo. Nel sec. XVIII le fibbie che fermavano i pantaloni al ginocchio sostituirono per gli uomini la giarrettiera elegante, che rimase tuttavia motivo d'eleganza femminile per tutto il secolo. Ma alla fine del Settecento quasi scompare, e per tutto l'Ottocento rimane oggetto utile e insignificante. Recentemente la moda ha fatto di nuovo della giarrettiera un elemento di raffinata eleganza femminile.
Bibl.: A. Debay, Les modes, ecc., Parigi 1857, p. 56; E. Viollet-le-Duc, Dictionnaire raisonné du mobilier français, IV, Parigi 1872, p. 3; R. Jacquemin, Histoire générale du costume, I, Parigi s. a., p. 397.
L'ordine della Giarrettiera (The Order of the Garter). - È il supremo ordine cavalleresco inglese, istituito verso il 1347.
In un indirizzo presentato nel 1527 a Francesco I di Francia, nella sua qualità di cavaliere della Giarrettiera, è detto che l'origine dell'ordine era collegata con la tradizione secondo cui Riccardo Cuor di Leone avrebbe incoraggiato i suoi uomini all'assedio di Acre, col legare una giarrettiera attorno alle gambe di certi cavalieri Un'altra leggenda attribuisce a Edoardo III di aver fatto della giarrettiera il distintivo dell'ordine a ricordo di una battaglia vittoriosa, nella quale la sua giarrettiera era spiegata per segnale dell'attacco. Ma secondo Harris Nicholas l'ordine sarebbe sorto invece in connessione coi tornei: il re e il principe avrebbero condotto al torneo ciascuno 12 cavalieri, e questo numero sarebbe rimasto il numero completo per l'ordine fino al sec. XVIII. Sempre secondo Nicholas, l'origine della giarrettiera come emblema fu molto probabilmente di carattere frivolo; e ciò si riflette nella leggenda di Edoardo III che avrebbe raccolta la giarrettiera, caduta in mezzo alla corte, di una dama (la contessa Salisbury), rivolgendo le seguenti parole ai suoi cortigiani che commentavano non senza malignità: Honi soit qui mal y pense, che divenne il motto dell'ordine. Qualunque sia la sua origine è certo che l'ordine della Giarrettiera è il più antico ordine cavalleresco imglese, e quindi può essere messo a confronto con gli altri ordini antichi, come quello del Toson d'Oro e quello della SS. Annunziata. L'essere membro di quest'ordine imponeva ai suoi cavalieri, considerati come compagni d'armi, gli obblighi morali, sociali e militari degli appartenenti alla cavalleria. È la più alta onorificenza conferita agli uomini di stato e ad altri distinti cittadini inglesi e in certe occasioni anche ai monarchi esteri.
Le insegne dell'ordine sono: 1. una giarrettiera purpurea col motto in lettere d'oro; 2. un collare con l'immagine di San Giorgio a cavallo; 3. un "Giorgio inferiore" e un nastro azzurro; 4. la stella con la croce rossa di S. Giorgio nel centro. La cappella dell'ordine è la St. George's Chapel a Windsor, e gli ufficiali dell'ordine sono: il prelato (vescovo di Winchester), il cancelliere (prima il vescovo di Salisbury, ora il vescovo di Oxford), il registrar (decano di Windsor), il re d'armi, il mazziere (nobile mazziere dalla mazza nera) e il segretario. In aggiunta al numero fissato di 25 cavalieri, sono eleggibili tutti i discendenti in linea diretta del re Giorgio I; altri poi sono stati aggiunti con uno statuto speciale includendovi varî sovrani regnanti, fra i quali il membro più anziano è attualmente il re d'Italia, investito il 3 agosto 1891.