Denominazione araba degli spiriti che popolano la natura e il cui influsso benefico o malefico si esercita continuamente sulla vita umana. La nozione di g. è non solo preislamica, ma anche precedente alla costituzione del politeismo arabo; essa fu soggetta nel tempo a considerazioni speculative che attribuirono ai g. caratteristiche diverse da quelle originarie (per es., l’inferiorità rispetto all’uomo e la natura mortale). Costituiscono una collettività tendenzialmente indifferenziata, che lascia tuttavia emergere tratti più personali, per es., nella Ghūl; la credenza nei g., largamente rappresentati nel folclore religioso islamico e nella favolistica, è tuttora viva nelle classi popolari del mondo musulmano.