Capponi, Gino
Storico, pedagogista e uomo politico italiano (Firenze 1792 - ivi 1876). Studiò con lo scolopio S. Canovai, il servita C. Battini, l’abate G. B. Zannoni, ed ebbe modo di viaggiare molto, in Italia (1816-18) e all’estero (1818-20), in Francia, Inghilterra, Paesi Bassi, Germania, Svizzera, paese di cui studiò le istituzioni educative. Tornato a Firenze, si dedicò agli studi e ai lavori di accademie cittadine, esercitando una grande influenza sulla cultura toscana e sul pensiero politico moderato. Caduto il ministero Ridolfi, accettò, per senso del dovere, la presidenza del Consiglio (ag.-ott. 1848). Le opere che meglio rivelano il suo ingegno sono rimaste allo stato di abbozzo; tra queste, va in particolare ricordato il Frammento sull’educazione (1841, pubbl. 1845), in cui C. critica l’illusione pedagogica di predeterminare il libero svolgimento dell’attività spirituale e rigetta ogni mezzo educativo che non sbocci spontaneamente dalla storia (con particolare riferimento a Rousseau). Il suo epistolario è documento essenziale per la storia d’Italia nel Risorgimento.