AMIRA, Giorgio (Girgis ‛Amīrah)
Il suo nome completo è Girgis ibn Mīkhā'īl ibn 'Amīrah. Libanese, patriarca maronita, ed erudito noto in Europa per una sua grammatica siriaca. Studiò a Roma dal 1584 al 1595; fu poi vescovo di ‛Edhēn nel Libano e il 27 dicembre 1633 fu nominato patriarca dei Maroniti. Morì il 29 luglio 1644 nella residenza patriarcale di Qannōbīn. Pubblicò la sua grammatica sotto il pontificato di papa Clemente VIII nel 1596, per ottemperare, come egli dice, al decreto di papa Clemente V, che introduceva nei seminarî l'insegnamento della lingua siriaca. Essa reca un titolo siriaco e uno in lingua latina: Grammatica syriaca, sive chaldaica, Georgii Michaelis Amirae Edeniensis e Libano, Philosophi, ac Theologi, Collegii Maronitarum Alumni, in septem libros divisa. È dedicata al cardinale Enrico Caetani e fu stampata a Roma nella Typographia Linguarum externarum, apud Iacobum Lunam.
La grammatica è ottima: molto chiara e facile, reca anche le definizioni e dottrine dei grammatici siriaci. Nell'introduzione l'autore discute dei nomi della lingua siriaca e della differenza tra il siriaco e il caldaico (ossia tra le particolarità di pronuncia dei Siri occidentali monofisiti e orientali nestoriani), dell'antichità della stessa, dei suoi pregi e della sua utilità. A proposito del siriaco, condivide l'erronea opinione, comune al suo tempo, che esso sia stato cioè la lingua vernacula.... ac materna di Gesù Cristo e degli apostoli; anzi ritiene il siriaco la più antica lingua del mondo e madre dell'ebraico. Dei sette libri, i primi quattro riguardano la morfologia, il quinto la sintassi, il sesto l'arte metrica e il settimo l'interpunzione.
Bibl.: Yusuf ad-Dibs, Ta'rikh Suriyyah ("Storia della Siria", in arabo), VII, Beirut 1903, pp. 299-302.