Ascarelli, Giorgio. – Imprenditore e dirigente sportivo italiano (Napoli 1894 - ivi 1930). Di origini ebraiche, figlio dell’industriale tessile Salomone Pacifico, ne incrementò la florida azienda fondata nel 1879, espandendone le attività fino in Lombardia con la Manifattura Villadosia di Busto Arsizio. Profondamente radicato nel tessuto sociale cittadino, collezionista, appassionato d’arte e illuminato mecenate, la profonda passione per lo sport, già attestata dalla cofondazione del Real Circolo Canottieri Italia, lo spinse nel 1926 a creare l’A.C. Napoli (poi Associazione Calcio Napoli); primo presidente della squadra, che aggregò tutte le compagini del quadro calcistico partenopeo ponendosi già nella stagione 1928-29 come altamente competititiva in ambito nazionale, A. riuscì a fornire al Sud una nuova dimensione sportiva, in grado di confrontarsi con le società del Nord. Incoraggiato da tale successo, nel 1929 A. fece costruire a proprie spese al Rione Luzzatti lo Stadio Vesuvio, progettato da A. D'Albora e unico impianto di proprietà nella storia del club, che gli restò intitolato dalla morte - avvenuta 17 giorni dopo l'inaugurazione - fino al 1934, quando il regime fascista decise di mutarne la denominazione in Stadio Partenopeo. Nonostante il tentativo di obliterarne la memoria collettiva locale attraverso l’oltraggio della discriminazione razziale, la figura di A. permane a tutt'oggi come saldo e vitale punto di riferimento nella società partenopea, come attestano tra le altre iniziative la mostra Da Ascarelli a De Laurentis – Storia di una passione infinita, allestita nel 2011 al Maschio Angioino, e l’intitolazione nello stesso anno del campo di calcio del quartiere Ponticelli.