Diritti, Giorgio. - Regista e sceneggiatore italiano (n. Bologna 1959). Formatosi sotto la guida di registi italiani quali P. Avati, F. Fellini ed E. Olmi, ha diretto il suo primo cortometraggio, Cappello da marinaio, nel 1990, cui nel 1993 ha fatto seguito il film televisivo Quasi un anno. La pellicola di esordio, Il vento fa il suo giro (2005), candidata nel 2008 a cinque David di Donatello e a quattro Nastri d'argento, contiene in forma già compiuta il nucleo forte dell’opera di D., che ruota intorno al tema esistenziale dell’attribuzione di senso indagandolo lungo percorsi marginali e muovendosi nella nicchia del dialetto per costruire un messaggio sull'identità culturale; alla stessa esigenza si riannoda il successivo L’uomo che verrà (2009), ricostruzione storica dell’eccidio di Marzabotto attraverso la visione corale di una comunità agricola; la pellicola si è aggiudicata nel 2010 tre David di Donatello e tre Nastri d'argento. Nel più recente Un giorno devi andare (2013) D. torna a leggere, seguendo una prospettiva antropologica e sullo sfondo di una favela di Manaus, il complesso intreccio dei potenti temi dell’appartenenza, del disagio esistenziale e della necessità di connessione con un’identità socialmente condivisa. Nel 2014 il regista ha esordito nella letteratura con il romanzo Noi due, cui nel 2015 ha fatto seguito il saggio L'uomo fa il suo giro. Storie di condivisione dentro e fuori del set. Nello stesso anno ha diretto uno degli episodi del film corale Milano 2015. Nel 2020 è tornato alla regia cinematografica con Volevo nascondermi, sulla vita del pittore Antonio Ligabue, vincitore del Globo d'Oro al miglior film e di sette David di Donatello 2021 tra cui quelli come miglior film e come miglior regista, e nel 2023 con Lubo.