Napolitano, Giorgio
Napolitano, Giorgio. – Politico (n. Napoli 1925), eletto presidente della Repubblica italiana nel 2006. Laureato in legge all’Università di Napoli (1947), si iscrisse al Partito comunista italiano (PCI) alla fine del 1945, divenendone poi dirigente di rilievo e mostrando uno stile politico e culturale improntato a concretezza e realismo e, in anticipo sui tempi del suo partito, aperto al riformismo, alle socialdemocrazie, all’Europa. Favorevole alla trasformazione del PCI in Partito democratico della sinistra, nel 1991 ha aderito alla nuova formazione politica. Deputato dal 1953 al 1996 (con la sola eccezione della IV legislatura), presidente della Camera dal 1992 al 1994, e parlamentare europeo dal 1989 al 1992 e ancora dal 1999 al 2004, N. si è mostrato sempre attento al problema dello sviluppo del Mezzogiorno e ai temi di politica culturale, economica e del rafforzamento della democrazia parlamentare, soprattutto in un'ottica internazionale ed europeista. Proprio l’Europa, infatti, è uno degli ambiti in cui N. si è speso con impegno costante, cercando di dar vita attivamente al progetto, teorizzato e intrapreso a suo tempo da Altiero Spinelli, di un continente unito non soltanto da un punto di vista economico-militare, ma soprattutto da un punto di vista politico e culturale. Ministro dell’Interno nel primo governo Prodi (maggio 1996 – ottobre 1998), durante il suo mandato ha proposto quella che poi sarebbe divenuta la legge Turco-Napolitano sull’immigrazione (1998). Dal 1999 al 2004 è stato presidente della Commissione affari costituzionali nel Parlamento europeo, lavorando attivamente alla fase di elaborazione del progetto di costituzione europea. Nel settembre del 2005 è stato nominato senatore a vita dal presidente Carlo Azeglio Ciampi e l’anno successivo è stato eletto undicesimo presidente della Repubblica (10 maggio 2006). Il suo mandato è stato caratterizzato da un impegno sempre costante per l’affermazione dell’Italia sulla scena internazionale e per la salvaguardia delle istituzioni, avendo egli sempre ribadito con forza la centralità della dimensione politica di fronte all’aumentare della disillusione e dello scetticismo popolare nei confronti della democrazia parlamentare. N. ha così garantito gli equilibri interni al potere e costituito un importante punto di riferimento per l’opinione pubblica, soprattutto con l’acuirsi della crisi economica nel corso del 2011-12. Attento promotore e presenza carismatica nelle celebrazioni per il centocinquantesimo dell’Unità, ha ribadito più volte la propria convinzione sull’indivisibilità dell’Italia, ponendo invece l’accento sulle forti potenzialità del Mezzogiorno per il rafforzamento dell’identità nazionale e il suo rilancio sulla scena europea. Forte il suo impegno nel sostenere interventi a favore della scuola, della ricerca e delle istituzioni culturali e il suo monito alla classe politica per operare una pronta azione di contrasto al fenomeno dilagante dell’evasione fiscale, per migliorare la drammatica situazione nelle carceri, per garantire ai giovani l’entrata nel mondo del lavoro. Tra il 2004 e il 2012 gli sono stati conferiti diversi riconoscimenti accademici (tra i più recenti ricordiamo la laurea honoris causa dell’Università complutense di Madrid, 2007; della Sorbona di Parigi, 2010; dell’Università di Oxford, 2011; dell’Alma mater studiorum di Bologna, 2012), mentre l’impegno nella valorizzazione delle istituzioni democratiche in Italia e in Europa, sostenuto anche attraverso un’intensa attività pubblicistica ed editoriale, gli è stato riconosciuto con prestigiosi premi internazionali. Nel novembre del 2011, dopo aver seguito da vicino la crisi del governo Berlusconi, ha nominato Mario Monti senatore a vita e poi presidente del Consiglio, scelta apprezzata in ambito nazionale e internazionale. Nel marzo del 2012 ha annunciato di non volersi ricandidare alla scadenza del proprio mandato, nel 2013. Tra le sue pubblicazioni recenti possiamo ricordare Europa politica. Il difficile approdo di un lungo percorso, 2003, volume frutto del suo impegno nella Commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo; Dal Pci al socialismo europeo: un’autobiografia politica, 2005, che ripercorre lucidamente e criticamente sessant’anni di storia delle sinistre italiane; Una e indivisibile. Riflessioni sui 150 anni della nostra Italia, 2011.