Amato, Giuliano. - Giurista e uomo politico italiano (n. Torino 1938). Docente di diritto costituzionale italiano e comparato, ha svolto attività politica dagli anni Settanta nelle file del PSI. Eletto deputato per la prima volta nel 1983, è stato più volte ministro (1987-89, 1998-2000, 2006-08) e presidente del Consiglio (1992-93, 2000-01). Nel 2001 è divenuto senatore con il centrosinistra e nel 2002 vicepresidente della Convenzione europea. È stato poi presidente del Centro studi americani (2002-2013), dell’Istituto della Enciclopedia Italiana (2009-2013) e della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa (2012-2013). Giudice della Corte Costituzionale dal settembre 2013, vicepresidente della Consulta dal settembre 2020 al gennaio 2022, in questa data ne è stato eletto presidente, terminando tale mandato e quello di giudice nel settembre 2022.
Prof. univ. di diritto costituzionale dal 1964 e ordinario di diritto costituzionale italiano e comparato (1975-1997) all'univ. di Roma. Nel PSI dal 1958, all'impegno politico vero e proprio giunse negli anni Settanta con la svolta riformista del PSI e gli incarichi politici e istituzionali si susseguirono: deputato socialista dal 1983, vicepresidente del consiglio (1987-88), ministro del Tesoro (1987-89), vicesegretario del PSI (1989-92). Presidente del Consiglio dal giugno 1992 all'aprile 1993, A. avviò una politica di ristrutturazione dell'intervento pubblico in campo economico e di riduzione del deficit di bilancio dello Stato, promuovendo inoltre un accordo tra il governo e le parti sociali (luglio 1992) per la riduzione del costo del lavoro e il controllo dei prezzi. Presidente (nov. 1994 - maggio 1997) dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato (antitrust), è stato ministro per le Riforme istituzionali (ott. 1998 - maggio 1999) e ministro del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione economica (maggio 1999 - apr. 2000) nei governi D'Alema. Dopo le dimissioni di quest'ultimo è stato nominato presidente del Consiglio alla guida di un nuovo esecutivo di centrosinistra (apr. 2000 - giugno 2001). Nelle elezioni politiche del maggio 2001 è stato eletto senatore nello schieramento di centrosinistra. È stato (2002-03) vicepresidente della Convenzione per il futuro dell’Europa, chiamata a disegnare la nuova architettura istituzionale dell'Unione europea. Dal 2006 al 2008 è stato ministro dell'Interno del Governo Prodi. È stato chiamato a presiedere il Centro studi americani, l’International Advisory Board della Fondazione ItalianiEuropei e il Comitato scientifico di Astrid. Ha fatto parte dell’Advisory Board di InvestCorp e del Board del Center for European Reform di Londra. Nel febbraio 2009 è stato nominato presidente dell'Istituto della Enciclopedia Italiana e dal 2012 al 2013 ha presieduto la Scuola superiore Sant'Anna di Pisa. Giudice della Corte Costituzionale dal settembre 2013 su nomina del Presidente della Repubblica G. Napolitano, vicepresidente della Consulta dal settembre 2020 al gennaio 2022, in questa data ne è stato eletto presidente, terminando tale mandato e quello di giudice nel settembre 2022. Nell'ottobre 2023 il giurista è stato nominato presidente della Commissione algoritmi del Dipartimento per l’informazione e per l’editoria della presidenza del Consiglio, istituita dal governo Meloni per studiare l’impatto dell’intelligenza artificiale.
Tra i suoi scritti: Economia, politica e istituzioni in Italia (1976); Due anni al Tesoro (1990); Il gusto della libertà. L’Italia e l’antitrust (1998); Il tempo lungo delle idee (2000); Noi in bilico. Inquietudini e speranze di un cittadino europeo (in collab. con F. Forquet, 2005); Forme di Stato e forme di governo (2006); Il gioco delle pensioni: rien ne va plus? (in collab. con M. Marè, 2007); Alfabeto italiano (in collab. con P. Peluffo, 2011); Lezioni dalla crisi (in collab. con F. Forquet, 2013); Grandi illusioni (in collab. con A. Graziosi, 2013); Europa perduta? (con E. Galli della Loggia, 2014); Le istituzioni della democrazia. Un viaggio lungo cinquant'anni (2015); nel 2022, Bentornato, Stato, ma e la curatela della raccolta di saggi La democrazia nel XXI secolo. Riflessioni sui temi di Alfredo Reichlin; nel 2023, Storie di diritti e di democrazia (con D. Stasio) e C'era una volta Cavour. La potenza della grande politica.