Madrigalisti fiorentini, i cui componimenti, sparsi in varî codici e ancora in buona parte inediti, non sono sempre facilmente attribuibili all'uno piuttosto che all'altro. Giovan Battista il Vecchio (Firenze 1504 - ivi 1571), figlio di Lorenzo, sciolse il madrigale dalla stretta imitazione petrarchesca e gli infuse una certa grazia agile e armoniosa; suo è l'epigramma per la Notte di Michelangelo ("La Notte, che tu vedi in sì dolci atti Dormir, fu da un Angelo scolpita In questo sasso, e perché dorme ha vita. Destala se nol credi, e parleratti"), cui lo scultore diede la notissima amara risposta: "Caro m'è 'l sonno, e più l'esser di sasso ...". Giovan Battista il Giovane (Firenze 1551 - ivi 1634), mecenate, fu membro dell'Accademia Fiorentina, e fondò quella degli Alterati, che si spense con lui. Oltre che sonetti ed epistole, compose anche lui madrigali, superiori per stile e musicalità a quelli del suo omonimo e consanguineo.