VERDIZZOTTI, Giovan Mario
Artista, poeta e letterato, nato a Venezia nel 1530, di famiglia patrizia, morto ivi nel 1607. Si dedicò dapprima al disegno, e frequentò gli artisti del suo tempo, legandosi soprattutto con Tiziano, di cui diventò discepolo, e a cui servì da segretario nelle sue corrispondenze coi sovrani. Ordinato sacerdote, continuò a occuparsi di disegni, d'intaglio, di pittura, mentre contemporaneamente componeva gran numero di opere in prosa e in verso, in italiano e in latino; fra le altre, un poemetto in morte di Tiziano.
La massima parte di esse sono inedite o perdute, e appena escono dalla mediocrità. Citiamo soltanto un poema eroico, rimasto interrotto, il Boemondo, pubblicato nel 1607, perché esso ci offre il destro di ricordare che il V., in lettere all'amico Orazio Ariosto, pronipote del gran Ludovico, si vanta (ma a torto) di aver ispirato al Tasso il Rinaldo, e di avergli data l'idea della Gerusalemme.
Bibl.: N. L. Cittadella, T. Tasso e G. M. V., in Atti dell'Ateneo veneto, s. 2ª, VI (1868-69); A. Belloni, Gli epigoni della Gerusalemme Liberata, Padova 1893, pp. 78-79; id., Di due pretesi ispiratori del Tasso, in Frammenti di critica letteraria, Milano 1903.