Fisico (Bologna 1762 - Milano 1834), prof. (1798-1807) all'univ. di Bologna; dal 1807 consigliere del Consiglio di Stato di Milano. Nipote di L. Galvani, ne diffuse e volgarizzò le scoperte sull'elettricità animale. Si dedicò anche allo studio delle applicazioni mediche dell'elettricità e a problemi tecnici (costruzione e illuminazione dei fari, ecc.). Bibliotecario dell'Istituto Bolognese, ricevette in consegna nel 1799 i manoscritti dei conventi soppressi; lasciò in eredità alla biblioteca dell'Istituto i manoscritti dello zio.