ALDINI, Giovanni
Nacque a Bologna il 16 apr. 1762 da una sorella di Luigi Galvani, e mantenne sempre ottimi rapporti con lo zio, che ne fece l'elogio in un'orazione latina (pubblicata a Bologna nel 1888), recitata in occasione della laurea conseguita a Bologna il 25 nov. 1782. Già lettore di fisica nell'università bolognese, ottenne una grande notorietà pubblicando, nel 1792, con una dissertazione e atcune note, la seconda edizione della prima Memoria galvanica sull'elettricità animale (De viribus electricitatis in motu musculari commentarius cum I. A. dissertatione et notis, Modena, 1792; trad. it. in Memorie ed esperimenti inediti di Luigi Galvani,Bologna 1937, pp. 83-230), che segua quasi l'inizio della famosa disputa tra la scuola di Bologna e quella di Pavia.
Chiamato nel 1798 alla cattedra di fisica di Bologna, lasciata dal suo maestro Sebastiano Canterzani, la mantenne, insieme con molte altre cariche scolastiche e accademiche, sino al 1807, quando fu nominato consigliere del Consiglio di stato di Milano. A Milano morì il 17 genn. 1834, e la sua salma fu trasportata a Bologna. Legò all'Accademia delle scienze dell'Istituto di Bologna i manoscritti dello zio che vi sono ancora conservati, e la propria discreta fortuna all'istituzione in Bologna di una scuola di fisica e chimica applicata ai mestieri per l'istruzione degli artigiani.
Strenuo difensore delle teorie sull'elettricità animale, le divulgò nei suoi frequenti viaggi in Italia, in Francia, in Inghilterra, e coi suoi numerosi scritti da lui stesso redatti o tradotti anche in francese e in inglese; ma erroneamente gli fu attribuito il fondamentale esperimento, proprio del Galvani, delle contrazioni ottenute ponendo direttamente a contatto i nervi crurali di una rana coi muscoli corrispondenti.
Oltre che alla difesa e alla divulgazione delle idee dello zio sull'elettricità animale, si dedicò allo studio delle applicazioni mediche dell'elettricità e a problemi tecnici: studiò la costruzione e il miglioramento dei fari; perfezionò la lampada di sicurezza di H. Davy; ideò un vestito incombustibile per uso dei pompieri, composto di due strati, uno interno di amianto, l'altro esterno di fitta rete metallica; propose procedimenti per la lavorazione dell'amianto, ai suoi tempi ancora scarsissimamente utilizzato.
Scritti principali: De animali electricitate dissertationes duae, Bononiae 1794; Essai théorique et expérimental sur le galvanisme avec une série d'expériences, 2 voll., Paris 1804; An account of the late improvements in Galvanism, with a series of curious and interesting experiments, London 1803; Osserv. sul flusso del mare, Bologna 1811; Sperienze sulla leva idraulica, Bologna 1811; Saggio esperimentale sull'esterna applicazione del vapore all'acqua dei bagni e delle filande a seta, Milano 1818; Generai views on the application of galvanism to medicai purposes principally in cases of suspended animation, London 1819; Saggio di osservazioni sui mezzi atti a migliorare la costruzione e l'illuminazione dei fari, Milano 1823; L'art de se préserver de l'action de la fiamme, Paris 1830.
Bibl.: E. De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri, IV, Venezia 1837, pp. 287-89; G. F. Rambelli, Biografia del Cav. G. A.,Bologna 1837; G. Grimelli, Argomento sperimentale esposto all'autore della Giunta alla collezione galvanica,in Giornale letterario e scientifico modenese, V (1842), pp. 337-355 (p.338); W. Fulton md H. Cusbing, A bibliogr. st. of the Galvani and the Aldini writings on animal electricity, in Ann. of Sc.,I (1936), pp. 357-372; Enc. It., sub voce.