Amendola, Giovanni
Politico (Napoli 1882-Cannes 1926). Docente di filosofia (1913), giornalista al Resto del Carlino e al Corriere della sera, nel 1914-15 partecipò attivamente alla campagna interventista. Dopo la Prima guerra mondiale, alla quale partecipò come volontario, abbandonò il suo precedente conservatorismo liberale, avvicinandosi alle posizioni di F.S. Nitti, e si adoperò per rinnovare dall’interno le vecchie forze liberali e democratiche. Deputato dal 1919, sottosegretario alle Finanze con Nitti (1920), ministro per le Colonie nei due gabinetti Facta (1922), fu ostile allo squadrismo e alle illegalità fasciste e nelle giornate dell’ott. 1922 fu strenuo avversario della capitolazione di fronte al fascismo. Fu quindi uno dei capi dell’opposizione costituzionale in Parlamento e dell’Aventino; nel 1924 fondò l’Unione democratica nazionale, un movimento antifascista diffuso soprattutto nel Mezzogiorno. Morì in Francia, dov’era in esilio, per le conseguenze di una delle aggressioni subite dai fascisti.