BALENI, Giovanni
Visse a Firenze nella seconda metà del sec. XVI e fu uno dei tanti artigiani, e bottegai insieme, che avevano recapito "presso alle scale di Badia", non lontano dalla grande azienda giuntina, incontrastata signora del mercato librario fiorentino. Il B. ebbe la sua botteguccia accanto a quella di Domenico Manzani, detto Domenico del gatto, che divenne subito noto per aver pubblicato il famoso "Dante della Crusca" nel 1594. Ben diversa l'attività del B., che era il fornitore - come i suoi colleghi e vicini - dei cantambanchi. Stampava opere d'origine popolaresca che essi andavano smerciando per le piazze di Firenze e per le fiere del contado: storie di cavalieri e leggende di santi, villanelle e canzonette, preghiere e rime un po' licenziose. Ma soprattutto il B. prediligeva le sacre rappresentazioni: se ne conoscono almeno novanta uscite dalla sua bottega, numero che supera notevolmente la produzione del suo maggior concorrente, Luca Bonetti di Siena. Il nome del B. non compare nel libro di matricola dell'Arte dei medici e speziali (alla quale erano aggregati i librai), ma le sue edizioni sono sempre sottoscritte, il che ci permette di seguire la sua produzione fra quella degli altri tipografi minimi e assai spesso anonimi. La sua attività non dovette aver inizio prima del 1580, e sembra del tutto esaurita con il cadere del sec. XVI. Oggi le sue stampe, che erano destinate al popolo minuto, sono divenuti ricercati pezzi da amatore.
Bibl.: A. Cioni, Bibliogr. delle Sacre Rappresentazioni,Firenze 1961, passim.