Matematico e ingegnere idraulico (Milano 1647 circa - Mantova 1734), fratello di Tommaso. Fu matematico valente e pervenne a importanti risultati, relativi a configurazioni di rette, nell'opera De lineis rectis se invicem secantibus statica constructio, che rappresenta uno dei punti di partenza di una nuova geometria sintetica, la geometria proiettiva. È autore della prima opera di economia matematica (De re nummaria quoad fieri potuit geometrice tractata, 1711). Commissario alle acque nel Mantovano, sostenne una lunga polemica con E. Manfredi, fautore dell'immissione del Reno nel Po, e raccolse le sue esperienze in materia in Opus hydrostaticum (1728), la sua opera più complessa.