GIOVANNI de Matha, santo
Nacque il 23 giugno 1160 a Faucon (Provenza) di antica nobiltà militare, studiò ad Aix dal 1172 al 1178; tornato in patria, vi fece un breve esperimento di vita eremitica e nel 1180 si recò all'università di Parigi, ove ebbe compagno di studî Lotario di Segni, poi Innocenzo III; si laureò nel 1192 e ricevette il sacerdozio il 15 novembre dello stesso anno. A Cerfroid (Aisne) s'incontrò e visse con S. Felice di Valois; formulato un progetto per il riscatto degli schiavi cristiani in potere dei Saraceni, si recarono a Roma ove giunsero il 18 gennaio del 1198 e lo sottoposero al papa, che era, dall'8 gennaio, Innocenzo III. Dalle mani del papa ricevuto l'abito, tornarono a Parigi, ove redassero la regola del loro nuovo ordine della SS. Trinità o dei Trinitarî, quindi Giovanni fissò la sua residenza in Roma, ottenne il 17 dicembre 1198 l'approvazione delle regole, ed ebbe una legazione pontificia da compiere in Dalmazia, per ricondurre all'unita gruppi eretici. Quell'anno stesso s'intrapresero e prime trattative le spedizioni di riscatto presso i varî principi arabi d'Europa e d'Africa, che poi si ripeterono in gran numero, partecipandovi spesso il santo medesimo. Fondò varie case nel mezzogiorno della Francia e in Spagna. Morì a Roma il 17 dicembre 1213. Innocenzo XI ne fissò la festa all'8 di febbraio.
Bibl.: Fr. Callisto della Provvidenza, Vita di S. Giovanni di Matha, trad. dal francese, Roma 1894; Fr. Antonin de l'Assomption, Les origines de l'Ordre de la Trés-Sainte Trinité d'après les documents, Rome 1925.