VENDRAMINI, Giovanni
Incisore, nato a Bassano nel 1769, morto a Londra l'8 febbraio 1839. All'età di 19 anni, attratto dalla fama del Bartolozzi, si trasferì a Londra. Girò l'Europa, e nel 1805, sposata un'inglese, si recò in Russia. Quivi si cattivò la benevolenza dell'imperatore, il quale giunse a rifiutargli il passaporto per impedirgli di ripartire. Il V. però riuscì a fuggire. L'opera sua risente dell'instabilità e irrequietezza del suo temperamento. Essa gravita tuttavia nell'orbita bartolozziana. Bellissimo esempio d'incisione a "granito" è il suo rame La forza dell'Amore, tratto da un dipinto di Domenico Pellegrini nella collezione di John Haring. Del Pellegrini, che era suo conterraneo e risiedeva a Londra, ritrasse pure il Luigi XVI alla sbarra della Convenzione. Incise anche il Ritratto di Alessandro I del Gérard e quello di Elisabetta di Russia di Saint-Aubin, la Leda di Leonardo da Vinci, la Resurrezione di Lazzaro di Sebastiano del Piombo, un San Sebastiano del Ribera, la Visione di S. Caterina di Paolo Veronese e riprodusse disegni del Cinquecento.
Bibl.: A. W. Tuer, Bartolozzi, Londra s. a. (1881).