Signore di Lodi (secc. 14º-15º); di nobile famiglia guelfa lodigiana, fu acclamato signore alla morte di Gian Galeazzo Visconti (1402). Entrato nella lega antiviscontea, mantenne una sua libertà d'azione che gli permise lunghe tregue con il duca di Milano (1406-10), e perfino momentanee alleanze. Ebbe titolo di conte dall'imperatore Sigismondo (1413). Ripresa la lotta contro il duca di Milano, ne divenne vassallo per ottenere il riscatto del figlio Giacomo, fatto prigioniero a tradimento. Vittima d'un inganno (1415), fu trascinato prigioniero a Pavia, dove morì suicida. Con lui finì l'indipendenza di Lodi.