VOLPATO, Giovanni
Incisore, nato a Bassano nel 1740, morto a Roma nel 1803. Iniziatosi all'intaglio nella calcografia remondiniana ove entrò nel 1760, trasmigrò a Venezia nel 1762, e, mentre lavorava sporadicamente per conto dei Remondini dirigendo un cenacolo di colleghi, vi attese a numerosi ritratti e a vedute ricavate da G.B. Ricci, C. Zais e G.B. Piazzetta. Nel 1772 si trasferì a Roma dove rimase fino alla morte. Antonio Canova gli eresse un cenotafio nella chiesa dei Ss. Apostoli. Fu onorato dell'amicizia di dogi e di magistrati veneti, ebbe la protezione di papa Clemente XIV e del re di Svezia; educò alla sua scuola insigni incisori fra i quali emerse particolarmente R. Morghen. Trattò l'acquaforte, la punta secca, l'incisione a taglio incrociato e serrato. Bellissimi i ritratti del doge Foscarini, dei procuratori Pisani e Calbo, del marchese di Montallegri, del Morgagni. Schiettamente veneziane le sue prime acqueforti nelle quali rivivono le migliori opere dei pittori del Settecento. Più classiche e fredde le serie delle Stanze e delle Logge vaticane.
Bibl.: G. B. Verci, Notizie della vita e delle opere dei pittori, scultori ed intagliatori della città di Bassano, Venezia 1775; O. Raggi, V., in L'Album, IV (1837), p. 37; M. Ch. Le Blanc, Manuel de l'amateur d'estampes, Parigi 1889, IV, p. 151 segg.; G. B. Baseggio, G. V. in Di Bassano e dei Bassanesi illustri, Bassano 1847; P. M. Tua, Un incisore veneto del sec. XVIII. G. V., in Riv. di Venezia, XIII (1934), pp. 421-30.