Genere monospecifico (Giraffa camelopardalis; v. fig.) di Mammiferi Artiodattili, costituente, assieme al genere monospecifico Okapia (➔ okapi), la famiglia Giraffidi. La g. è diffusa nell’Africa a sud del Sahara, nelle savane e praterie con boscaglia rada e alberate. Ha peso fino a 2 t; altezza 5-5,80 m, alla spalla fino a 3,70 m; collo e arti molto lunghi, in proporzione tronco breve, in entrambi i sessi testa dotata da 2 a 5 brevi corna, prive di astuccio corneo e coperte dal tegumento (velluto); muso sottile, labbra e lingua (lunga oltre 50 cm) prensili; mantello pezzato a macchie brune, che disegnano un reticolato crema-arancio, con variabilità individuale. Il cuore genera una pressione sanguigna circa doppia rispetto ad altri grandi Mammiferi per mantenere un sufficiente afflusso di sangue al cervello; un complesso sistema, la rete mirabile, impedisce che l’afflusso divenga eccessivo quando la g. china la testa, a esempio per bere.
La g. si ciba di foglie e ramoscelli, in particolare delle specie a portamento arboreo o arbustivo, soprattutto Leguminose (Acacia); non emette quasi mai vocalizzi. Le femmine formano gruppi generalmente poco numerosi, talvolta associati a zebre, gnu e antilopi. I maschi combattono tra loro a colpi di collo per avere accesso alle femmine in estro e accoppiarsi; i maschi giovani possono riunirsi in piccoli gruppi, mentre quelli adulti sono in genere solitari. Viene partorito un unico piccolo, alto 1,8 m, dopo una gestazione di circa 15 mesi; il parto avviene in piedi.
Diverse sottospecie, riconoscibili dal differente disegno del mantello, vivono in areali separati e forse in condizioni di isolamento riproduttivo; tra queste: la g. nubiana, G. camelopardalis camelopardalis, diffusa in Sudan e Congo; la g. reticolata o somala, G. camelopardalis reticulata, in Kenya, Etiopia e Somalia; la g. Masai, G. camelopardalis tippelskirchi, in Kenia e Tanzania, la g. dell’Angola, G. camelopardalis angolensis, in Angola e Zambia e la g. sudafricana, G. camelopardalis giraffa.
Costellazione boreale costituita da alcune stelle, di modesto splendore, comprese tra le due Orse, Cassiopea, Perseo e l’Auriga.