ARDIZZONE, Girolamo
Nacque a Palermo il 17 genn. 1824; compiuti gli studi nel collegio dei gesuiti e all'università, iniziò un'ntensa attività giornalistica. Fu anche operoso letterato: a fianco di scritti di critica letteraria, e all'opera di traduttore, sono da ricordare le numerose poesie, riecheggianti temi dell'Ottocento romantico, che ebbero una certa risonanza in Italia e all'estero.
Morì a Palermo il 30 maggio 1893.
Nel 1843 l'A. aveva fondato insieme a G. Silvestri L'Osservatore, giornale scientifico-letterario; nel 1853 divenne redattore capo del Giornale Officiale di Sicilia, che esprimeva il proprio distacco dalla politica borbonica diminuendo al massimo il notiziario e cercando di accentuare gli aspetti di italianità nella parte letteraria. Analogo indirizzo seguì un'altra rivista dell'A. fondata nel 1856 con D. Ventimiglia, Il Poligrafo. Nel 1860, con decreto dittatoriale, l'A. fu chiamato a dirigere il Giornale Officiale, che dal 10 ag. 1863 divenne quotidiano, cambiando la testata in Giornale di Sicilia. Sotto la sua direzione, durata fino alla morte, continuò ad essere organo per la pubblicazione degli atti ufficiali, e fu un quotidiano monarchico-costituzionale nell'ambito della Destra, aiutato finanziariamente dal governo, assai bene informato dal punto di vista culturale e politico.
Il primo lavoro letterario dell'A., pubblicato a Palermo nel 1839, era stato la Versione poetica siciliana delle Odi di Anacreonte e di Saffò; seguì un'altra versione, notevole per l'impegno filologico e la fedeltà al testo ebraico, la Versione poetica del Cantico dei Cantici, Napoli 1846; ed ancora Rimembranze, liriche, Napoli 1847;il saggio critico Il Visconte di Chateaubriand, Palermo 1850; La Divina Commedia secondo le opinioni del d'Aroux, del Boissard e del Fauriel, Palermo 1855; la traduzione dell'opera del Fauriel Dante e le origini della lingua e della letteratura italiana, Palermo 1862; un volume di Canti, Palermo 1867, nel quale sono raccolte varie liriche di buona fattura, seppure non molto originali, su temi di amore e morte e di sentimento di patria: Bellezza ideale, Figliuola estinta, La viola, La croce, L'arpa dell'esule (allusione alla servitù del popolo italiano in riferimento al Salmo CXXXVII " Super flumina Babylonis "), ecc., e molte traduzioni, da Saffo, Simonide, Catullo, un canto popolare arabo, frammenti dal Child Harold di Byron, Moore; Amalia, novella poetica, Palermo 1869; altre Novelle poetiche, Palermo 1877; Versi, Palermo 1879, riedizione di tutto ciò che è contenuto in Canti più gli Epigrammi; Studi letterari e critici, Palermo 1880, tra cui uno su Camoes e, tra i contemporanei, Zanella; I nostri tempi, sermone in versi moraleggiante, Palermo 1881; Due amori, romanzo, Palermo 1887;e infine Versi editi ed inediti (Palermo 1889), tra cui alcuni ad imitazione di Zanella.
Bibl.: F. Romani, Critica letteraria, I, Milano 1883, pp. 471 ss.; R. Barbiera, Poesie moderne, Milano 1889, pp. 512 ss..; Cronache di un secolo, a cura di P. Pirri Ardizzone, Palermo 1960, pp. V-IX; necrologio in Giornale di Sicilia, Palermo 31 maggio-10 giugno 1893; G. Mazzoni, Storia letteraria d'Italia, Milano 1949, p. 1261; A. Boseni La stampa periodica siciliana del Risorgimento, in Rass. stor. del Risorgimento, XVIII (1931), pp. 309, 322, 331; Diz. dei siciliani illustri, Palermo 1939, p. 44.