Uomo politico (Lucca 1751 - Firenze 1825) al servizio della Prussia; fratello di Cesare. Fu chiamato (1779) quale ciambellano alla corte di Federico II di Prussia, che lo prepose alla sua biblioteca, lo nominò membro e poi presidente dell'Accademia delle scienze e, morendo, gli affidò l'incarico di raccogliere i suoi scritti. Dal successore Federico Guglielmo II fu inviato a rappresentare la Prussia nelle trattative che portarono alla spartizione della Polonia, poi (1800-05) a Parigi come ministro. Successivamente ebbe da Napoleone la carica di gran maestro della corte dei Baciocchi a Lucca.