Nome degli appartenenti a una gente patrizia romana (lat. Iulia gens) che, già illustre nel 5º sec. a. C., dopo un lungo periodo di oscuramento, ritorna a far parlare di sé con un Sesto Giulio Cesare, pretore in Sicilia nel 208 a. C.; forse il padre di lui fu il primo ad assumere il cognome di Cesare. I G. si ritenevano appartenenti a quelle famiglie albane che erano state trasferite a Roma da Tullio Ostilio, tradizione forse derivata dal fatto che a Boville, che era considerata erede di Alba, aveva sede il culto gentilizio dei Giulî. Perciò la gente Giulia volle inserirsi già almeno dal 100 a. C., e soprattutto poi per opera di Cesare e di Augusto, nella leggenda delle origini troiane di Roma, riconoscendo come capostipite Iulo figlio di Enea.