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Sangallo, Giuliano e Antonio il Giovane da

di Fabrizio Di Marco - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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Sangallo, Giuliano e Antonio il Giovane da

Fabrizio Di Marco

Una famiglia di architetti rinascimentali

Giuliano e Antonio il Giovane da Sangallo fecero parte di una nota famiglia di artisti, artigiani e architetti fiorentini provenienti dal ramo dei Giamberti; il soprannome da Sangallo deriverebbe dal nome della contrada in cui abitavano. Giuliano rappresentò la tradizione rinascimentale fiorentina derivante dall’architetto e scultore Filippo Brunelleschi, mentre Antonio il Giovane ebbe un ruolo fondamentale nella Roma della prima metà del Cinquecento

Giuliano, l’erede e continuatore di Brunelleschi e Alberti

Giuliano da Sangallo, nato a Firenze poco prima della metà del Quattrocento, fu tra i principali interpreti della concezione rinascimentale dell’architettura. La sua preparazione si basò sia sull’esperienza fatta presso botteghe d’intagliatori del legno sia sullo studio dei capolavori antichi durante il primo soggiorno a Roma (1465). A Firenze divenne l’architetto preferito da Lorenzo il Magnifico, che amava l’architettura antica.

Nel 1505 fu chiamato a Roma da papa Giulio II, che però gli preferì Donato Bramante per il progetto della nuova basilica di S. Pietro. Papa Leone X Medici lo nominò coadiutore della fabbrica insieme al giovane Raffaello. Morì a Firenze nel 1516, dopo aver lavorato al suo ultimo progetto per la facciata di S. Lorenzo, mai realizzato.

I capolavori: una chiesa, una villa, una sacrestia

Nel 1485 ebbe inizio il cantiere della chiesa di S. Maria delle Carceri a Prato, progettata da Giuliano seguendo due precisi modelli: la pianta a croce greca somiglia alla chiesa di S. Sebastiano a Mantova di Leon Battista Alberti, mentre per la soluzione della cupola a ombrello notiamo un chiaro riferimento alla cappella de’ Pazzi di Filippo Brunelleschi. Contemporaneamente Giuliano progettò la villa Medici di Poggio a Caiano, su incarico di Lorenzo il Magnifico: riutilizzando i modelli antichi, per la prima volta compare, nella zona d’ingresso, il timpano sorretto da colonne ioniche. Divenuto oramai celebre, nel 1489 Lorenzo gli affidò il progetto della sacrestia di S. Spirito, ottagonale come il Battistero di Firenze.

Antonio, da impresario a progettista

Antonio, detto il Giovane per distinguerlo dallo zio, nato nel 1484 e fiorentino anch’egli, era il nipote di Giuliano e con lui fece le prime esperienze professionali, seguendolo a Roma alla corte di papa Giulio II. Qui entrò in contatto con Bramante, impegnato nel progetto per la nuova basilica di S. Pietro. Inizialmente svolse l’attività d’impresario edile, aiutando Bramante in molte opere e sviluppando quindi notevoli capacità tecniche: sarà questa una caratteristica che manterrà anche nella sua attività di architetto progettista, dove grazie alla sua preparazione tecnica affrontò e risolse tutti i temi edilizi.

Nel secondo decennio del Cinquecento Antonio iniziò una vera e propria attività progettuale.

Nel 1514-15 iniziò a lavorare al progetto della sua opera più nota, palazzo Farnese a Roma, che lo avrebbe impegnato per quasi tutta la vita. Negli stessi anni realizzò a Roma per Melchiorre Baldassini un altro palazzo, che possiamo considerare un prototipo della progettazione di palazzi nel Cinquecento per le sue caratteristiche di semplicità (specialmente nella facciata) riproposte anche in palazzo Farnese, e cioè assenza degli ordini architettonici, presenza dei conci di pietra (bugnato) solo agli angoli, parete liscia segnata da fasce marcapiano e da finestre.

Architetto pontificio

Antonio progettò opere di diverso tipo: dal celebre pozzo di S. Patrizio a Orvieto (1527) a svariate costruzioni militari, come la Fortezza ‘da Basso’ a Firenze (1533-37). La sua fama di abile costruttore gli valse nel 1536 la nomina a responsabile di tutte le fabbriche pontificie durante il pontificato di Paolo III Farnese: rinnovò la cinta difensiva di Roma, progettò la cittadella militare di Castro e palazzo Farnese, disegnò la Sala Regia e la Cappella Paolina in Vaticano. L’impegno principale, tuttavia, riguardò la fabbrica di S. Pietro: qui riprese e modificò il progetto bramantesco, realizzando un grandioso modello in legno che sarebbe stato criticato dal suo rivale Michelangelo. Morì nel 1546.

Vedi anche
Michelàngelo Buonarroti Michelàngelo (o Michelàngiolo; propr. Michelàgnolo) Buonarroti. - Architetto, scultore, pittore, poeta (Caprese, od. Caprese Michelangelo, Arezzo, 1475 - Roma 1564). Culmine della civiltà rinascimentale, celebrato come il massimo genio del suo tempo, ne rappresentò anche la drammatica conclusione. Apprendista ... Orvieto Comune della prov. di Terni (281,2 km2 con 20.955 ab. nel 2008), situato a 325 m s.l.m. su un colle tufaceo dai versanti ripidi e franosi, alla destra del fiume Paglia, in bella posizione dominante la valle del Tevere. La crisi dell’agricoltura tradizionale ha incentivato la diffusione della specializzazione ... Leóne X papa Leóne X papa. - Giovanni de' Medici (Firenze 1475 - Roma 1521), secondogenito di Lorenzo il Magnifico; destinato alla carriera ecclesiastica, si laureò a Pisa in diritto canonico, avendo già ottenuto fin dalla fanciullezza benefici cospicui come la nomina ad abate di Montecassino e di Morimondo; nel ... Arnaldo Bruschi Architetto e storico italiano dell'architettura (Roma 1928 - ivi 2009). Prof. ordinario dal 1970 al 2003 (poi emerito) presso la facoltà di architettura dell'univ. La Sapienza di Roma. Accademico di S. Luca (1971), ha diretto prima l'istituto (dal 1982 al 1984), poi (1987-93) il Dipartimento di storia ...
Indice
  • 1 Giuliano, l’erede e continuatore di Brunelleschi e Alberti
  • 2 I capolavori: una chiesa, una villa, una sacrestia
  • 3 Antonio, da impresario a progettista
  • 4 Architetto pontificio
Categorie
  • BIOGRAFIE in Arti visive
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  • LEON BATTISTA ALBERTI
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  • GIULIANO DA SANGALLO
Altri risultati per Sangallo, Giuliano e Antonio il Giovane da
  • Sangallo, Antonio da, il Giovane
    Enciclopedia on line
    Nome con cui è noto l'architetto Antonio di Bartolomeo Cordini (Firenze 1484 - Terni 1546). Formatosi come carpentiere e maestro di legname, seguì gli zii materni Giuliano e Antonio il Vecchio a Roma (1503 circa), dove intraprese studî sull'antico entrando anche a far parte della bottega di Bramante. ...
  • CORDINI, Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 29 (1983)
    CORDINI (Cordiani? non Condiani, Corolani, Coriolani e neppure Picconi come vuole il Vasari), Antonio, detto Antonio da Sangallo il Giovane Arnaldo Bruschi Figlio di Bartolomeo di Antonio di Meo, bottaio, e di Smeralda Giamberti, la quale era sorella dei celebri architetti Giuliano e Antonio (il ...
  • SANGALLO, Antonio da, il Giovane
    Enciclopedia Italiana (1936)
    Gustavo Giovannoni Architetto fiorentino del Rinascimento nato nel 1483, morto nel 1546. Il cognome e la data di nascita di questo grandissimo architetto erano finora falsati o incerti; il primo per l'errata notizia del Vasari che, confondendo forse col parentado di Giuliano da Sangallo, faceva appartenere ...
Vocabolario
sangallo
sangallo s. m. [dal nome del cantone svizzero di San Gallo], invar. – Tipo di ricamo che presenta piccoli trafori, foglioline e fiorellini eseguiti a cordoncino con estrema precisione di disegno, così da conferire al ricamo stesso l’aspetto...
giuliano²
giuliano2 giuliano2 agg. [dal nome di Giulio Scaligero (v. oltre)]. – In astronomia, ciclo o periodo g., il periodo di tempo contenente 2.914.695 giorni (cioè 7890 anni del calendario giuliano, di cui alla voce prec.), che si ottiene moltiplicando...
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