Uomo politico (Cava de' Tirreni 1567 - Port Mahon 1647). Discendente di una famiglia di setaioli. A Napoli, durante il periodo di governo del viceré duca d'Osuna (1619-20), ricoprì l'incarico di "eletto" del popolo e fu protagonista di un tentativo di riforma tendente a mutare radicalmente, attraverso il ridimensionamento del potere dei seggi e la centralità del ruolo politico svolto dal popolo, l'equilibrio costituzionale del Regno (fondato sul primato del Collaterale, il massimo organo di governo presente in città). In seguito al fallimento del progetto, G. fu costretto ad abbandonare Napoli. Fatto prigioniero nel 1621, venne liberato solo nel 1638. Tornato a Napoli, fu legato, qualche anno dopo, alla rivolta di Masaniello (1647-48). G., creando intorno a sé un sistema di alleanze e sfruttando il malcontento generale del popolo napoletano nei confronti degli Spagnoli, cercò di realizzare l'antico progetto di riforma. Dopo aver coordinato le prime fasi della rivolta, sopraffatto dagli eventi, G. fu costretto a lasciare di nuovo Napoli (1647). Fatto di nuovo prigioniero, morì nel viaggio verso la Spagna.