Grammatico latino (1º sec. d. C.), del tempo di Tiberio. Conosciamo il titolo di due suoi scritti: De feriis, utilizzato da Macrobio, e Quaestiones confusae in almeno 2 libri, alla quale appartengono frammenti riferentisi a ortografia, declinazione, etimologia e semasiologia. È dubbio se sia da identificarsi col Modesto nominato negli scolî virgiliani e in una vita di Orazio, forse Aufidio Modesto del tempo di Domiziano.