Scrittore latino (sec. 4º-5º d. C.), originario forse dell'Africa, dell'ambiente pagano di Simmaco. Abbiamo di lui: il commento al Somnium Scipionis di Cicerone, in cui M. espone dottrine filosofiche e scientifiche della tarda età ellenistica (dando largo spazio al neoplatonismo) e che fu una delle fonti più importanti per la cultura filosofico-scientifica del Medioevo, soprattutto tra 9º e 12º secolo; i Saturnalia, che si possono dire l'ultimo esempio del genere letterario simposiaco: l'opera, suddivisa in 7 libri dedicati al figlio Eustachio, pervenutici lacunosi, è in forma di dialoghi fra dotti a banchetto nei tre giorni di feste saturnali (i personaggi principali sono Vettio Agorio Pretestato, Simmaco, Nicomaco Flaviano, Aviano, Servio) e svolge i più svariati argomenti di genere antiquario, letterario e di curiosità, in una discussione che prende lo spunto soprattutto dall'arte poetica e retorica di Virgilio, considerato maestro di ogni sapere umano; infine un'opera di carattere grammaticale (De differentiis et societatibus graeci latinique verbi) giunta a noi in un florilegio.