BERLENDIS, Giuseppe
Nacque a Malpasso, in Val Brembana, il 19 genn. 1795. Frequentò l'Accademia Carrara di Bergamo e si trasferì quindi, ancora giovanissimo, a Genova, dove prestò per dodici anni opera di decoratore e incisore.
Tornato definitivamente in Lombardia, il B. pubblicò in volume (Raccolta delle principali fabbriche e ornamenti della città di Genova, 48 tavv., Milano 1828) le incisioni eseguite a Genova; al primo albo di incisioni fece subito seguire una Raccolta d'ornamenti nuovamente inventati (Milano 1829), ricco repertorio di motivi decorativi di carattere eclettico, e negli anni successivi - oltre ad alcune tavole illustranti i suoi maggiori lavori architettonici - varie raccolte di vedute della città di Bergamo (Principali monumenti della città e provincia di Bergamo, Bergamo 1843; N°. X vedute delle più interessanti della città di Bergamo, Bergamo s.d.; N°. XIII vedute delle più interessanti della città di Bergamo, Bergamo s.d.). Questa ampia attività nel campo dell'incisione, caratterizzata da una grafia precisa e limpida con la quale descriveva minuziosamente ogni particolare, ebbe una certa fortuna e contribuì a diffondere nel Bergamasco il gusto per il vedutismo.
Il B. fu però soprattutto architetto. Il suo primo lavoro fu la facciata della chiesa di Seriate - per la quale già nel 1829 aveva presentato un progetto - della cui costruzione fu incaricato nel 1832, dopo aver vinto il confronto con l'ing. A. Cominazzi. Subito dopo innalzò la parrocchiale di Valnegra, ma solo nel 1841 trovò l'occasione per un lavoro di grande impegno: l'erezione della chiesa di S. Anna in Borgo Palazzo a Bergamo. La prima pietra fu posta nell'aprile dei 1841 e i lavori si protrassero fìno al 1856.
L'edificio è molto vasto ed assai ricco e fastoso nell'interno, mentre la facciata - diversamente da quella di Seriate, scenografica e suntuosa - è molto equilibrata e sobria, anche se non sono assenti la freddezza e la schematicità tipiche di tante opere neoclassiche del tempo, alle quali il B., fondamentalmente eclettico e privo di un sicuro e personale gusto architettonico, chiaramente si ispirò.
Negli anni in cui seguiva la costruzione del tempio di S. Anna il B, eresse, a Cortenuova, il monumento sepolcrale di Teresina Colleoni Agricola: un piccolo edificio di stile goticheggiante, con archi ogivali e pittoresche decorazioni di tono medievale, che poi replicò, mutandone le proporzioni, nella cappella funebre della famiglia Vitalba ad Almenno San Salvatore. Della costruzione di Cortenuova il B. pubblicò anche una raccolta di incisioni (Bergamo 1852), così come fece per la chiesa di S. Anna (Bergamo 1856).
Terminata la parrocchiale di Borgo Palazzo, il B. progettò la chiesa di S. Giovanni Bianco, la cui costruzione fu completata nel 1864, cinque anni prima che morisse a Bergamo il 10 nov. 1869.
Bibl.: [V. Pagnoncelli], in Bergamo o sia notizie patrie,XX(1834), p. 90; XXVIII (1842), pp. 39 s.; A. Locatelli, Guida artistico-monumentale di Bergamo e sua provincia, Bergamo 1854, p. 109; G. Suardi, Il nuovo tempio di S. Anna nel Borgo Palazzo di Bergamo e memorie, Brescia 1856; P. Locatelli, Illustri bergamaschi, Bergamo 1879, 111, pp. 373, 377; D. G. Zambetti, Da Bergamo a Trescore Balneario, Bergamo 1908, pp. 12, 53-56; R. Bassi-Rathgeb, Paesisti bergamaschi dell'Ottocento, Bergamo 1944, pp. 49, 60; B. Belotti, Storia di Bergamo e dei Bergamaschi, Bergamo 1959, V, pp. 213, 469, 571, 586; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, III, p. 421.