DEMATTEIS, Giuseppe
Geografo, nato a Cagliari il 19 giugno 1935. Dopo gli studi universitari a Torino, dove è stato allievo di F. Gribaudi, si è perfezionato a Londra e a Parigi. Libero docente (1968), è divenuto (1975) professore ordinario di Geografia economica nella facoltà di Economia e Commercio dell'università di Torino; nel 1984 è passato alla cattedra di Geografia urbana del Politecnico della stessa città.
D. è uno degli studiosi che più hanno contribuito al rinnovamento della geografia italiana, a partire dagli anni Sessanta. È stato il primo, dopo l'opera di diffusione svolta da E. Bonetti, a utilizzare concretamente in Italia metodi teoretico-quantitativi, in particolare il modello delle località centrali, da lui applicato a Le località centrali nella geografia urbana di Torino (1966) e alle città alpine (1971).
Su tali metodi ha pubblicato una compiuta rassegna critica (''Rivoluzione quantitativa'' e nuova geografia, 1970) e un volumetto in collaborazione con V. Vagaggini (I metodi analitici della geografia, 1976). Ha sperimentato l'applicazione di teorie neo-marxiste soprattutto in indagini sui processi urbani e sulle aree marginali. Nel volume Le metafore della Terra (1985), una delle opere più originali prodotte dalla geografia italiana negli ultimi decenni, affronta problemi epistemologici, rivalutando la geografia come momento di ''esplorazione'': esplorazione non più di nuove terre, bensì delle innovazioni che si producono incessantemente nel territorio.