FIORELLI, Giuseppe
Archeologo, nato a Napoli l'8 giugno 1823, morto ivi il 28 gennaio 1896. In età giovanissima mostrò la sua inclinazione agli studî delle antichità con le Osservazioni sopra talune monete rare di città greche (1843) e con le Monete inedite dell'Italia antica (1845); seguirono gli Annali di numismatica (volume I, 1846; vol. II, 1851). Impiegato nell'amministrazione degli scavi di Pompei, vi rimase fino al 1848, nel quale anno fu accusato di cospirazione politica e imprigionato. Nel carcere preparò la Pompeianarum antiquitatum historia, che pubblicò nel 1860-64. Prosciolto dall'accusa, fu chiamato dal conte di Siracusa, fratello di re Ferdinando, del quale divenne poi segretario, a dirigere gli scavi del sepolcreto di Cuma: di essi pubblicò i risultati nella Notizia dei vasi dipinti rinvenuti a Cuma nel MDCCCLVI (Napoli 1857). Pubblicò circa questo tempo i Monumenta epigraphica pompeiana: inscriptionum oscarum apographa; e una grande pianta di Pompei. Nel 1860 ebbe la cattedra di archeologia nell'università di Napoli, che conservò per tre anni, e fu nominato ispettore degli scavi di Pompei. A questi egli dedicò la maggiore sua attività, introducendovi metodi più rigorosi e razionali; portò egli stesso contributi alle ricerche scientifiche col Giornale degli scavi (1861-65), con la Relazione sugli scavi di Pompei dal 1861 al 1872 (Napoli 1873), con la Descrizione di Pompei (1875), e istituì in Pompei stessa una scuola archeologica, che fu l'origine prima della Scuola italiana di archeologia. Nominato verso la fine del 1863 direttore del Museo nazionale di Napoli e soprintendente degli scavi, cominciò il riordinamento delle collezioni e la stampa dei cataloghi. In questo tempo fondò pure il museo della Certosa di S. Martino. Nel 1865 fu nominato senatore del regno, e dieci anni dopo direttore generale per le Antichità e Belle Arti. A lui si deve la fondazione delle Notizie degli Scavi di antichità.