MARCHI, Giuseppe
Archeologo nato a Tolmezzo il 22 febbraio 1795, morto a Roma il 10 febbraio 1860. Si fece gesuita nel 1814, e insegnò retorica al Collegio Romano; ma ben presto, attraverso la numismatica, lasciò le lettere per l'archeologia. Diresse per una ventina d'anni il Museo Kircheriano, e curò il Museo etrusco in Vaticano. Dal 1843 si dedicò esclusivamente all'archeologia, e, nominato da Gregorio XVI conservatore dei cimiteri sotterranei, ebbe l'insigne merito di riaprirli agli studiosi e ai fedeli, e soprattutto d'avervi spesso guidato il giovane G. B. De Rossi, suo grande amico. Diresse gli scavi di S. Agnese e di S. Callisto, e pubblicò I monumenti delle arti cristiane primitive nella metropoli del cristianesino (ne uscì solo la prima parte). Egli segna, con la sua attività e i suoi scritti, il passaggio dall'antiquariato all'archeologia scientifica.