Drammaturgo e regista italiano (Napoli 1921 - Roma 2005). Dopo una raccolta di racconti d'impronta neorealista (Ragazzo di Trastevere, 1955), trasferì sulle scene lo stesso tipo d'ispirazione con una serie di commedie accolte con favore dal pubblico (D'amore si muore, 1958; Anima nera, 1961; In memoria di una signora amica, 1963), cui seguirono: Metti una sera a cena (1967), da lui stesso trasposta in film; Persone naturali e strafottenti (1973); Gli amanti dei miei amanti sono miei amanti (1981). Come regista teatrale ha allestito testi di R. Viviani, Pirandello, Čechov, ecc. Nel cinema, dopo aver lavorato come sceneggiatore (per F. Rosi, V. Zurlini e altri), esordì nella regia con Il mare (1963), spaziando in seguito dall'indagine psicologica al genere erotico: Addio, fratello crudele (1971); Identikit (1974); Divina creatura (1975); La gabbia (1985); La romana (1988), per la televisione. È autore anche di romanzi (Scende giù per Toledo, 1975; Del metallo e della carne, 1992).