RICCI, Giuseppe
Pittore, nato il 26 marzo 1853 a Genova, morto a Torino il 21 aprile 1901. Laureatosi in legge a Torino, fu per poco tempo allievo privato di Carlo Gamba, poi si recò a Parigi, dove studiò per due anni col Bonnat. Dall'influenza di questo maestro, che si riflette nelle ombre nere e nella pesante colorazione delle prime sue opere (Il mendicante, esposto a Milano nel 1880) si liberò presto, perché la sua natura delicata e sentimentale lo portava piuttosto verso l'arte spirituale del Carrière. Le sue scenette di genere, spesso di soggetto chiesastico, sono trattate in una gamma di colori leggieri, con una fluidità di pennellata che sfuma in ondeggiamenti nebulosi i contorni. Negli ultimi anni si manifesta la tendenza a serrare e precisare la forma e ad arricchire il colore: così: Dopo il bagno che è ritenuta la sua opera migliore e L'Annunciazione (entrambe nel museo civico di Torino). Espose molto, a cominciare dal 1880, a Torino, a Roma, alla Biennale di Venezia. Tra le sue opere migliori ricordiamo: Buon viaggio e Per la processione (Torino 1880), Ritratto della madre [medaglia d'oro a Torino 1892), La lezione di musica (1894, Torino, Museo Civico), La Madonna del Fiore, che vinse il primo premio al concorso Alinari, nel 1900.
Bibl.: E. Somaré, Storia dei pittori ital. dell'800, Milano 1928, I, p. 592; U. Ojetti, La pittura italiana dell'800, Milano-Roma 1929, p. 75; E. Thovez, Il pittore G. Ricci in Dedalo, II (1921-22), p. 604 segg.; Emporium, 1901, p. 399; Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXVIII, Lipsia 1934; A. M. Comanducci, I pittori italiani dell'800, Milano 1934.