Architetto italiano (Bologna 1896 - Roma 1970). Laureatosi a Bologna nel 1920, già nel 1922 vinse il primo premio nel concorso nazionale per la sistemazione della piazza della Balduina a Roma. Impegnato spesso in commissioni ufficiali, partecipò al monumentalismo dell'epoca cercandone talvolta un'interpretazione in chiave futuristica, con compromissioni con il linguaggio del razionalismo (Roma, ministero delle Corporazioni, oggi dell'Industria, in via Veneto, 1928-31, con M. Piacentini; Napoli, palazzo delle Poste, 1929-35, con G. Franzi). La correttezza esecutiva e l'uso dei termini razionalistici entro un'architettura d'impianto simmetrico, più evidenti in opere come la scuola d'ingegneria di Bologna (1934) o la colonia AGIP di Cesenatico (1937), ebbero notevole influenza sull'architettura italiana. Tra le sue opere del dopoguerra: Recoaro Terme, chiesa di S. Antonio abate (1949-53); Bologna, chiese del Cuore Immacolato di Maria (1955-65) e di S. Giovanni Bosco (1963-68) e Istituto commerciale Zanotti (1956-63); Roma, quartiere di Casalpalocco (dal 1958, con A. Libera, U. Luccichenti e altri), chiesa di S. Gregorio Barbarigo (1969-70).